La pista da corsa dell’Ippodromo di San Rossore (detto Prato degli Escoli)

     

Ippodromo di San Rossore

La pista da corsa dell’Ippodromo di San Rossore (detto Prato degli Escoli) è stata tracciata nel 1829 da Leopoldo II di Lorena. La prima riunione corse è avvenuta il 3 aprile 1854 e nel 2004 si è festeggiato il 150° anniversario di questo avvenimento. La corsa di maggior prestigio che si corre su questa pista è il Premio di Pisa, listed race riservata ai cavalli di tre anni sui 1.500 metri. Nello stesso giorno del Premio Pisa, si disputa anche il Premio Regione Toscana, una listed sui 2.200 metri che dal 2005 è la tappa iniziale del Défi du Galop. Dal 1998 è stato riportato nel programma di corse il Criterium di Pisa, che ha trovato nuova collocazione a metà dicembre. Dopo il successo delle prime edizioni di questa “nuova” corsa, il Criterium dal 2002 è stato promosso a Listed Race. La prova è riservata ai cavalli di due anni e la distanza è quella del chilometro e mezzo. La corsa ha avuto la sua prima edizione nel 1885.
In aggiunta, nel 2003, sono state concesse a San Rossore altre tre Listed: il Premio Andred (per femmine di 3 anni e oltre sui 2.200 metri, che si disputa lo stesso giorno del Criterium di Pisa), il Premio Enrico Camici (quattro anni e oltre sui 1.200 metri, unica listed italiana per velocisti su percorso con curva) e il Premio Federico Regoli (4 anni e oltre sui 1.500 metri). Nel 2012, per rating insufficiente, il Premio Regoli è stato declassato a Handicap Principale.

 

L'ippodromo di San Rossore 

 

Caratteristiche tecniche

La pista circolare in erba ha uno sviluppo di circa 1.610 metri e una larghezza di 32 metri; le diritture sono lunghe 530 metri e le curve hanno un raggio di 85 metri. La pista è dotata di due racchette che ne prolungano le diritture di 120 metri e dalle quali partono le corse dei 1.500 e dei 2.200 metri. Dall’autunno 2003, la pista circolare interna è stata utilizzata anche per effettuare alcune corse in piano. La pista per le corse in ostacoli, situata all’interno della pista per le corse in piano, ha forma di “otto”, è larga 15 metri ed ha uno sviluppo circolare di 1.474 metri. Lo sviluppo con le due diagonali, lunghe rispettivamente 265 e 315 metri e larghe 25 metri, consente di effettuare un giro di 1.527 metri. E’ allestito un percorso in siepi ed uno in steeple-chases, con i seguenti ostacoli: siepi, siepe sbarrata, sieponcino, oxer, talus, fence, muro e riviera. All’interno del prato sono stati creati tre ostacoli per poter disputare anche le corse su percorso di campagna (cross country).
Le piste sono dotate di un impianto di irrigazione automatico. L’ippodromo dispone di una tribuna coperta e di una scoperta. La capienza complessiva è di circa 10.000 posti. L’ippodromo è dotato inoltre di un impianto televisivo a colori a circuito chiuso, per la ripresa e diffusione delle corse e di un totalizzatore per l’accettazione delle scommesse, anche sulle corse di altri ippodromi (Simulcasting). L’andamento del gioco (con l’indicazione delle quote relative) è visualizzato al pubblico tramite un monitor. Le strutture per il pubblico si completano con un ristorante, quattro bar, un parco giochi, una nursery, il Bancomat ed un ampio parcheggio auto. Dal 2010 è stato installato anche un maxi schermo di ultima generazione posto poco dopo il traguardo.
 
 

 

 

La pista nuova

Il 1° novembre 2010 è stata innaugurata la pista nuova di San Rossore. Dopo un iter burocratico lungo dieci anni, il nuovo tracciato ha dato un nuovo volto all’ippodromo di San Rossore. La pista permette la disputa di corse fino a 1.750 metri con una sola curva e la possibilità di avere anche distanze classiche come i 1.600 e i 2.400 metri. Il manto erboso è stato installato con una tecnica di inerbimento appositamente studiata e brevettata. Anche l’impianto d’irrigazione è all’avanguardia. La pista nuova è caratterizzata da un andamento altimetrico vario, con una leggera discesa che inizia all’imbocco della nuova grande curva (150 metri di raggio) e una salita che porta all’ingresso in retta d’arrico che viene di fatto allungata di circa 100 metri rispetto al tracciato storico che rimane inalterato.

La pista nuova di San Rossore

Il clima di San Rossore

Barbaricina è tipicamente mediterraneo, con precipitazioni annue piuttosto modeste e temperature medie annuali assai elevate (circa 15°C). La distribuzione stagionale della piovosità registrata a Pisa, Viareggio e Livorno (queste tre stazioni “circondano” infatti da Nord, Est e Sud l’area ippica di San Rossore) rende perfettamente conto della relativa scarsità di precipitazioni piovose, soprattutto durante il periodo invernale. In questa stagione, infatti, si registra mediamente una piovosità intorno ai 250 mm, distribuita in un numero di giorni particolarmente ridotto (25-26). Anche l’andamento delle temperature medie mensili pone in assoluta evidenza il carattere di “mitezza” invernale della zona di Pisa. In nessun caso, infatti, la temperatura minima decadica si abbassa al di sotto degli 0°C, mentre -di contro- la temperatura massima decadica supera solo eccezionalmente i 30°C. Anche le minime giornaliere del periodo invernale raggiungono solo raramente valori di 2-4°C sotto lo zero; tutto ciò agevola indubbiamente lo svolgimento di una regolare attività ippica, sia per l’allevamento e l’allenamento sia per la vera e propria competizione. Ancora di particolare interesse per l’attività ippica di Barbaricina è la eccezionale costituzione pedologica dei terreni di San Rossore sui quali sono stati nel tempo realizzati sia l’ippodromo che le diverse piste di allenamento. L’intera “area ippica” è infatti caratterizzata da suoli che in superficie hanno una notevole componente sabbiosa, con scarsa presenza di materiali limosi ed una pressocché assoluta mancanza di argilla. Questa particolare caratterizzazione pedologica, se da una parte impone una attenta gestione dell’acqua di irrigazione durante tutto il periodo estivo, costituisce senz’altro un “substrato” ideale per l’esercizio ippico durante tutto il periodo autunno-inverno. Anche in questa stagione, infatti, l’acqua di pioggia, di per sé stessa piuttosto contenuta, viene smaltita dal terreno con assoluta facilità e le piste, sia in erba che in sabbia, risultano galoppabili pressoché in tutti i giorni dell’anno.

 

 La pista nuova di San Rossore

 

fonte: Società Alfea