Cathay Pacific Hong Kong Int. Races: 11/12/11, Sha Tin

Gli organizzatori di questo evento ippico sono partiti nel 1999 con una dotazione di 1.266.000 euro per la Cup, nel Mile il premio era di 886.000 euro come per il Vase ed era di 671.000 nello Sprint. In quell’ anno hanno vinto: Jim and Tonic la Cup, Docksider il Mile, lo Sprint andò a Fairy King Prawn, mentre il Vase fu di Borgia. Saltiamo al 2010 con dotazione al rialzo, peraltro notevole, per via dell’ accresciuto interesse degli sponsors per la manifestazione ippica. Sponsors che nel mondo sono attenti agli avvenimenti ippici ed investono volentieri nell’ ippica che fa spettacolo mentre in Italia, per ora, il panorama offerto porterebbe solo a delle azioni di “charity” e non di investimento. Brutto a dirsi, fa male e tanto, soprattutto per chi vive di “pane e galoppatori” e per chi è appassionato di questo nobile sport. Fino ad oggi chi ha gestito l’ ippica italiana non è stato assolutamente in grado, o non ha avuto voglia, di realizzare i presupposti strategici attorno al mondo “ippica”, idonei per attirare gli sponsors: spettacolarità, pathos, visibilità, attrattive collaterali. Io spero che in realtà non sia stato in grado di capire come gestire il prodotto ippico e non voglio accettare il concetto di “volontà intenzionale”, vedi percorso per realizzare le corse virtuali !!!. Ma torniamo a CXHKIR (sigla che accorcia il nome della manifestazione di Sha Tin). Dotazioni al rialzo come detto sopra: per la Cup ci sono 1.900.000 euro come per  il Mile, per il Vase e lo Sprint ci sono 1.330.000 euro cadauno. Non male in 10 anni di attività, incremento sensibile. Bravi gli organizzatori !! I vincitori del 2010 sono stati: Snow Fairy che si aggiudicò la Cup, Beauty Flash il Mile, lo Sprint se lo portò a casa Silent Witness, Mastery fu primo nel Vase. Al contrario della Japan Cup qui gli europei, o meglio gli inglesi, si difendono mediamente bene. Gli indigeni strappano applausi quasi sempre nello Sprint. L’ Italia ippica per ora difende il secondo posto di Field of Hope, prodotto della Maison Vittadini, nel Mile del ’99. Nel 2007 ecco Ramonti che vinse la Cup già coi colori di Godolphin. Falbrav nel 2003 si portò a casa un’ altra Cup. Doctor Dino, quello che ricordiamo con più affetto, fu primo nei Vase del 2007 e 2008, prodotto allevato da Osvaldo Pedroni. Ora, 2011, gli italiani guardano al Vase tifando per Jakkalberry, Marco Botti che lo allena ed i proprietari Felice Villa e figlia, grandi, grandissimi proprietari ed appassionati (Sc. Effevi). Intanto si comincia a vedere qualcosa dei lavori, come scrive Franco Raimondi su Per Sport/Trotto & Turf di oggi 07/12/11. Jakkalberry sta bene, sgroppa e mostra carattere. Dunaden, con in sella Craig Williams, ha fatto un buon lavoro sui 1400 in erba. Saphresa ha galoppato sull’ AW, un’ apertura di fiato con accompagnatore grigio. Vadamar risulta molto a posto. Cirrus des Aigles (che è l’ attrazione del momento) ha lavorato allegro, un canter di salute. Campanologist (che ci piace tanto, sempre di più) ha fatto un’apertura di fiato, la forma sembra molto buona. Ma i locali dove sono ? Li attendiamo.

Daniele Fortuzzi

07/12/11