02/07/2021. TERZA FIERA MEDITERRANEA DEL CAVALLO, AD AMBELIA dal 2 al 4 luglio, SI RIPARTE ALL’INSEGNA DELLA TRADIZIONE SICILIANA E DELLA CULTURA EQUESTRE

Dal 2 al 4 luglio 2021, ad Ambelia, torna la Fiera Mediterranea del Cavallo. Una terza edizione dedicata al nostro più fidato amico del regno animale e alle straordinarie bellezze della Sicilia, da vivere, sperimentare e gustare.

In seguito al grande successo delle precedenti edizioni, all’interno della splendida cornice cinquecentesca della Tenuta di Ambelia, nel cuore delle campagne catanesi, si terrà – organizzato dalla Regione Siciliana con il supporto tecnico di Fieracavalli – uno degli appuntamenti equestri più attesi dagli amanti dell’equitazione e non solo. Tra tradizione siciliana e cultura equestre, la Terza Fiera Mediterranea del Cavallo è rivolta a tutti gli appassionati, agli addetti ai lavori, ma anche alle famiglie e ai semplici curiosi. Un’ottima occasione non solo per scoprire tutto sul mondo del cavallo e sulle tradizioni siciliane, ma anche per visitare un luogo pieno di storia, originariamente parte dei possedimenti dei signori di Militello. Oggi la struttura, gestita dall’Istituto Incremento Ippico per la Sicilia e recentemente ristrutturata, è adibita alla conservazione, al miglioramento e alla diffusione delle razze equine siciliane, in particolare è rivolta al mantenimento delle razze Purosangue Orientale, del Cavallo Sanfratellano, dell’asino Ragusano e Pantesco.

L’evento ha inizio la mattina di venerdì 2 luglio con l’Inaugurazione Ufficiale e prosegue con numerosi appuntamenti – che danno risalto all’attività sportiva dell’equitazione, alla tradizione culturale equestre siciliana e all’allevamento – nelle diverse aree in cui sono stati divisi i 50 ettari della tenuta.

All’interno dei ring verranno ospitate tutte le diverse discipline dell’equitazione: dal Salto Ostacoli, agli Attacchi, al Dressage, dai Pony Games, alle discipline americane. Si potranno ammirare anche sorprendenti animazioni, spettacoli equestri, concorsi e sarà possibile esplorare la tradizione allevatoriale siciliana con la Vetrina del Cavallo Siciliano da Sella con ARACSI, quella dei muli con “Sicilia Antica – La tradizione del mulo e le sue bardature” e con la presentazione delle altre razze siciliane.

Spazio anche per i prestigiosi Cavalli Arabi con circa 80 esemplari protagonisti della Sicily Etna Arabian Horse Cup che prevede, per domenica 4 luglio, i Campionati Finali International Show Ecaho.

Per celebrare la millenaria amicizia con il cavallo e le altre specie equine, come l’asino e il mulo, viene posto l’accento sul loro ruolo come “dottori e assistenti” nello sviluppo emotivo e affettivo di tutti i bambini attraverso la pratica della terapia assistita con gli animali. Da segnalare quindi i laboratori con i pony, a cura del Centro Ippico Athenarum e del Centro Ippico New Eagle’s, e le numerose attività ludiche e artistiche con gli asini, a cura di Massimo Montanari e Federica Crestani.

Oltre a queste iniziative, sono in programma dei laboratori tattilo-sensoriali ai quali parteciperà anche un gruppo di bambini dai 5 ai 10 anni ciechi e ipovedenti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (U.I.C.I.) -sezione territoriale di Catania, in visita alla manifestazione accompagnati dai propri familiari. 

Inoltre, venerdì 2 e sabato 3 luglio, l’Associazione U.I.C.I. metterà a disposizione un’unità mobile per tutti i visitatori che vorranno sottoporsi ad uno screening oculistico gratuito a scopo preventivo.

Da non perdere, inoltre, al tramonto il Gala equestre “Sicilia, così è se vi pare”: un omaggio, attraverso i cavalli e la musica, alla terra siciliana che ha ispirato grandi personaggi della storia, della letteratura e dell’arte.

E per vivere la ricchezza artistica ed enogastronomica della terra siciliana godetevi un palinsesto ricco di iniziative trasversali. Dall’estemporanea di pittura, a cura del Dipartimento dei Beni Culturali, dedicata all’anatomia del cavallo e al suo ruolo nella mitologia fino all’esibizione di diversi gruppi musicali siciliani.

Fari accesi anche sull’ineguagliabile patrimonio dell’enogastronomia siciliana con il Villaggio DOS Sicilia: un’area dedicata a tutte le produzioni del Consorzio delle Denominazioni di Origine Siciliana (DOS), associazione nata per promuovere e valorizzare le migliori produzioni agroalimentari certificate della Sicilia. A cura dell’Istituto Professionale Statale “Principi Grimaldi” di Modica, inoltre, durante la tre giorni fieristica saranno realizzati menù degustazione con prodotti agroalimentari siciliani certificati.

La Fiera Mediterranea del Cavallo è anche momento di confronto didattico-scientifico con un programma di appuntamenti dedicati a studenti e specialisti: da segnalare il Master Veterinario dal titolo “Il trasferimento embrionale negli equidi: rapido strumento di selezione”, a cura dell’Istituto Zooprofilattico per la Sicilia e, in merito alla parte tecnica dell’allevamento, la presenza del Professore e Ricercatore dell’Università di Bologna Daniele Bigi, esperto di biodiversità zootecnica, genetica molecolare e studioso delle specie equine e delle diverse razze italiane di cavalli.

Sabato 3 luglio si terrà il colloquio internazionale “A cavallo!”, un momento di riflessione sul tema del turismo slow ed equestre, che vedrà la partecipazione di esponenti del settore provenienti da Grecia, Albania, Croazia, Repubblica Ceca, Spagna, Portogallo, Tunisia ed Italia. Hanno già comunicato il loro interesse il Consiglio d’Europa-Istituto degli Itinerari culturali, la Commissione Europea – DG Turismo e l’UNWTO.

Attenzione speciale alla biodiversità, con l’esposizione di equidi, bovini e ovini autoctoni siciliani, a cura dell’Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia e il convegno sulla conoscenza, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio autoctono siciliano, a cura del Consorzio di Ricerca Filiera agroalimentare.

L’appuntamento è ad Ambelia, dal 2 al 4 luglio 2021.

Tutte le info su www.fieramediterraneadelcavallo.it

Tenuta Ambelia: un luogo senza tempo abitato dai cavalli

Nel cuore delle campagne catanesi, fuori dai più battuti itinerari turistici, sorge la cinquecentesca Tenuta Ambelia: un gioiello storico che si trova a circa 40 chilometri dalla città etnea, nel territorio del Comune di Militello in Val di Catania, a due passi dall’abitato di Scordia.

Un cancello, all’interno di un antico arco color biscotto, decorato dall’emblema di un cavallo (attore principale della storia di Ambelia), guida il visitatore verso i caseggiati della Tenuta, immersa in circa 50 ettari di campo destinato in gran parte ai pascoli per l’allevamento dei cavalli e impreziosito dalla presenza di ulivi secolari.

La storia dell’antico podere affonda le sue radici nel Medioevo, alla genesi del feudo di Rasinech, situato a sud-est del territorio di Militello in Val di Catania, un tempo conosciuto come “Vignazza”, per le distese di viti presenti nel territorio.

L’anima della Tenuta è la casina del principe, l’antico casale del Cinquecento con corte centrale, parte dei possedimenti dei signori di Militello, Don Francesco Branciforti e Donna Giovanna D’Austria, che qui amavano trascorrere lunghi periodi dell’anno per dedicarsi alla caccia, alle arti equestri e agli studi, spesso circondati da un salotto di ospiti illustri, prelati, intellettuali ed artisti. All’interno del complesso architettonico quadrangolare si trova anche un’antica fontana, che presenta diverse analogie con quella della Ninfa Zizza (oggi visitabile all’interno della corte del castello Branciforti, sempre a Militello), fatta costruire da Don Francesco Branciforti nel 1607. Sono presenti, inoltre, le antiche scuderie, poste nella parte superiore e inferiore dell’azienda, che risalgono al periodo ottocentesco e riportano i nomi di alcuni capostipiti delle razze allevate. Nel 1625, alla morte del marito, Donna Giovanna D’Austria dona la proprietà al monastero di San Benedetto di Militello, interamente acquistato e curato dai Padri Benedettini. Dopo oltre un secolo, a pochi anni dall’Unità d’Italia, nel 1866, l’immenso patrimonio di Ambelia viene trasferito al demanio e dato in uso al Ministero della Guerra. È nel 1884 che, in armonia con le esigenze militari del tempo, si costituisce una sezione del Regio Deposito Stalloni per l’allevamento di cavalli Purosangue Orientale e altre razze come, ad esempio, i cavalli di Persano. Da allora, i cavalli non lasceranno mai la Tenuta e saranno i protagonisti della sua riqualificazione.

Oggi la struttura, di proprietà della Regione Siciliana, è gestita dall’Istituto Incremento Ippico di Catania e, dopo la recente ristrutturazione, ospita il Centro Equestre Mediterraneo. E’ adibita alla conservazione, al miglioramento e alla diffusione delle razze equine siciliane, in particolare è rivolta al mantenimento delle razze Purosangue Orientale, dell’asino Ragusano e Pantesco. Per approfondire la storia del cavallo siciliano, è possibile visitare la sede dell’Istituto a Catania dove è presente il MusCa – Museo delle Carrozze, uno scrigno, tutto da scoprire, che custodisce un inestimabile tesoro di carri e carrozze. Della struttura fa parte la Cavallerizza e nel chiostro centrale è presente un tondino, entrambi dedicati all’addestramento dei cavalli.

L’attività di riqualificazione di Ambelia preserva e valorizza l’importante patrimonio architettonico, culturale e ambientale rappresentato dalla Tenuta, con uno sguardo aperto all’innovazione grazie alla costruzione di un importante impianto sportivo, che permette di organizzare manifestazioni equestri di respiro nazionale e internazionale. Nella tenuta, che si estende su una superficie di quasi 50 ettari, coltivati attualmente a leguminose foraggere per l’alimentazione degli equidi, sono presenti numerosi caseggiati di notevole valore storico ed artistico.

Raccontare Ambelia, però, non è come viverla. Visitandola emerge tutta l’unicità di un luogo con una storia secolare: un castello i cui padroni di casa sono (e sempre saranno) i cavalli.

programma ambelia 2021

csfiera mediterranea del cavallo inaugurazione 

 

fonte : Ufficio Stampa