16/05/2021.Settimana milanese di galoppo, risultati delle tre riunioni: domenica 16, sabato 15 e mercoledì 12

 
Riunione di domenica 16 maggio 
 
 
 
Nayleaf e Silvano Mulas sfuggono a Ser Geims nel Premio Bovisio Masciago (Foto Dena – Snaitech)
 
SILVANO MULAS CALA IL POKER

Domenica “ordinaria” a San Siro ma nella quale non sono comunque mancati gli spunti di interesse e dove soprattutto c’è stato un mattatore assoluto, Silvano Mulas, autore di un poker di successi. Tre delle vittorie del pomeriggio realizzate dal jockey di Dorgali sono arrivate in sella ad altrettanti allievi di Luciano Vitabile, con il quale ormai da tempo forma sodalizio efficace. Il trainer siciliano si sta facendo valere con i giovanissimi (e non solo con quelli, naturalmente), e dopo l’interessante Listening ammirata nel Poncia, nel Premio Enrico Baragiola, la maiden sui 1200 metri riservata a maschi e castroni, ha presentato il suo secondo vincitore della generazione 2019, Beautiful Black, portacolori del signor Luigi Ginobbi da Aclaim e Cirencester che Silvano Mulas ha tenuto coperto in scia a Some Respect: una scelta azzeccata, perché il cavallo di Bruno Grizzetti ai 350 finali è passato in vantaggio sbarazzandosi di Ciao (giocato) e ha provato l’allungo, ma Beautiful Black a quel punto ha reperito il varco, ha aggredito il coetaneo e lo ha sopravanzato chiaramente nei 100 finali. in prima linea dal via, Ghepardo Da Todi ha tenuto sull’allungo dei due rivali e sul palo è riuscito ad emergere al secondo posto su Some Respect.

La connection ha colpito nel premio Bovisio Masciago, l’handicap sui 2000 metri in pista media per cavalli anziani, grazie a Nayleaf che dopo una serie di piazze d’onore ha finalmente trovato la sua corsa. Da notare che ai primi tre posti troviamo i cavalli che lungo il percorso erano nelle ultime tre posizioni: evidentemente il battistrada Allimac ha forse esagerato con il ritmo. Dalla terzultima posizione, Nayleaf ha mosso in retta, ai 300 finali ha sorvolato Maeva di Breme, che pure si era presentata a metà retta ancora apparentemente in mano, ed è ripartito bene sull’attacco di Ser Geims, che si è proposto cattivissimo da fondo gruppo ma si è dovuto adeguare al secondo posto. Chitarrista non ha avuto il passo dei primi due ma è emerso al terzo posto battendo uno sfortunato Marlengo (senza spazio ai 400 finali e libero di sprintare solo nei 100 finali), e Maeva di Breme.

Terzo successo con Niagara Mouse, sempre per i colori di Roberto Milani, nel Premio Lura, l’handicap sui 1200 metri in dirittura per cavalli di 3 anni e oltre: dirottato alla velocità, il figlio di Harbour Watch ha risposto benissimo, piazzando lo scatto risolutore ai 200 finali con cui ha risolto facilmente la partita. Affirmative Reply e Stealth Mode, animatori sin dal via, sono rimasti nell’ordine alle piazze, avvicinati da Sentiero Lucente, autore di bel recupero per vie esterne.

Il poker Silvano Mulas lo ha calato nel Premio Desio, l’handicap sui 1600 metri in pista media per cavalli anziani con My Grey Hope, stavolta per il training di Valeria Toccolini: come il suo interprete, anche la grigia è in formissima e nonostante i tanti chili da portare per la recente vittoria in HL, è  stata capace di avanzare gradualmente a centro pista e di cambiare ancora marcia ai 150 finali per acciuffare proprio in zona traguardo Najmuddin, che ai 200 finali si era sbarazzato del battistrada Trevithick tentando l’allungo. Hernan, terzo dal via, si è proposto in retta e ha chiuso terzo piegando a sua volta il generoso Trevithick.

Alduino Botti è andato subito a segno con il primo 2 anni presentato in stagione. La vittoria di Lollipop Girl nel Premio Mimma Werner, la maiden sui 1200 metri in pista dritta riservata alle femmine, è pero debitrice delle disgrazie di Daisy Dei Grif: tanto seria e professionale è parsa la portacolori di Stefano Botti quanto verdissima ed estremamente caratteriale l’allieva di Antonio Marcialis, che dopo un avvio lento e qualche difesa durante il percorso, si era finalmente ingambata ai 400 finali e con un bel parziale si era portata in leggero vantaggio ai 250 finali. La portacolori della First Racing sembrava ormai lanciata verso la vittoria, ma ai 100 finali ha improvvisamente scartato finendo praticamente sullo steccato interno. Lollipop Girl, che stava provando a contrastarla, ha naturalmente ringraziato e ha tagliato per prima il traguardo con Mario Sanna in sella, mentre Little O’Kelly è tornata bene nel finale a battere Mamma Ines per il secondo posto.

Dirittura protagonista anche nel Premio Villoresi, un handicap di minima per cavalli di 3 anni. Al nono tentativo della carriera, tornando su una distanza più consona dopo il tentativo sui 1500 metri con la curva, Etoile de Vallarsa si è finalmente tolta l’etichetta di maiden: la cavalla di Gerardo Castelli aveva sempre mostrato di possedere parziali discreti ma non era mai riuscita a concretizzare: stavolta, in una compagnia non trascendentale, ben gestita nei parziali da Walter Gambarota, ha fatto tutto bene conquistando il comando, gestendo il ritmo, ripartendo ai 300 finali dove si è svincolata dai rivali. Criscuolo è finito forte lungo lo steccato acciuffando in zona traguardo il secondo posto su Postino Volante e Liral che erano stati i più immediati inseguitori della vincitrice.

Alberto Sanna ha in parte addolcito il boccone amaro mandato giù con Daisy dei Grif grazie alla vittoria di Spietata nel Premio Teti, l’handicap sui 1800 metri in pista media per sole femmine di 3 anni e oltre valido come TQQ: la cavalla di Nicolo’ Simondi è partita bene dalla gabbia larga riuscendo a superare Moorland Spirit e a conquistare il comando, ha gestito il ritmo e ai 400 finali è partita in progressione impedendo alle rivali di avvicinarla.  L’appostata Raysmarina ha rimontato Moorland Spirit per il secondo posto. Scherbatsky e Ladridibiciclette hanno completato il podio del Quintè.

 
Riunione di sabato 15 maggio
 
 
The King’s Horses con Federico Bossa si impone al debutto siglando il Premio Cernobbio (Foto Dena – Snaitech)
 
THE KING’S HORSES, NONOSTANTE TUTTO

Primo dei due appuntamenti del weekend a San Siro e soprattutto prima giornata con il pubblico di nuovo presente sugli spalti. C’era curiosità nel vedere in azione i giovanissimi impegnati nel Premio Cernobbio, una maiden sul km secco. Dei tre debuttanti al via, due hanno occupato i primi due posti mettendo così in discussione le linee del Lampugnano e del Poncia, le prove da  cui arrivavano i cavalli che avevano già esordito. E la vittoria di The King’s Horses vale sicuramente di più di quanto dica il risultato finale: il portacolori di Gianluca Verricelli è fuggito in libertà nel canter di avvicinamento alla zona di partenza percorrendo tanti metri prima di essere ripreso, dietro le gabbie ha pure perso un ferro dovendo ricorrere all’intervento del maniscalco ma nonostante tutte queste “sventure”, in corsa è stato un perfetto soldatino: un pò ardente nella fase iniziale, poi docile nel farsi graduare una volta conquistato il comando, il figlio di Time Test è stato prontissimo a ripartire ai 300 finali quando all’esterno si è profilata la sagoma di Griffe de Chat. The King’s Horses ha allungato bene e non si è fatto avvicinare, mentre il deb di Antonio Marcialis ha concluso chiaro secondo su Holy Lands e Kentucky Tango, ovvero il secondo e terzo del Lampugnano. Federico Bossa ha avuto parole di elogio per il suo allievo nel dopocorsa: certamente, da qualunque lato lo si voglia guardare, non è stato un debutto “ordinario”.

Non è stato un sabato ordinario neppure per Federico Bossa, che ha firmato un bel triplo. Il primo successo di giornata è arrivato nel Premio Velate, l’handicap di minima per cavalli di 3 anni sui 1800 metri in circolare dove si è riproposto in fotocopia l’arrivo di una prova di fine marzo che aveva visto Careser e il jockey lombardo sfuggire a Exclusively Jewell: qui la lotta tra i due è stata ancora più serrata, con l’allieva di Ricky Discepolo che ai 100 finali è sembrata addirittura prevalente, ma il cavallo di Maria Moneta, ben sostenuto dal suo interprete, con grande grinta è rientrato nei metri finali imponendosi per il minimo dei distacchi. Terza a ridosso Beautiful Lioness.

L’ultimo successo è arrivato nella seconda eliminatoria del San Siro Sprint, in sella a Chill Gioffry: il cavallo di Giorgia Lamberti non ha preso parte allo strappo iniziale ma è presto avanzato sui Black Canyon e Gregarious Girl, è passato in leggero vantaggio ai 300 finali e ha retto bene sino in fondo. Alle piazze due attendisti, con Vami’s Dream prevalente su Ginger e Fred davanti a Gregarious Girl e Black Canyon.

Apertura di riunione affidata ai cavalieri e alle amazzoni impegnati nel Premio Giorgio Macchi, tradizionale handicap sui 1400 metri in pista dritta. Dopo una serie di piazzamenti, su un tracciato su cui aveva già colpito in passato, Gran Pierino è tornato alla vittoria con in sella il proprietario Nicola Casati, che invece con il traguardo in questo 2021 ha un feeling particolare: tranquillo nella prima parte di gara, il cavallo allenato da Antonio Marcialis è avanzato a metà corsa trovando un comodo varco lungo lo steccato, è passato ai 400 finali con Tekedici e Punta Ala e nell’ultimo tratto si è scollato di dosso i due rivali. Il pericolo principale alla fine è stata Solfeggio, che pure non ha avuto percorso pulito trovando un filo tardi il varco per lanciare l’attacco al vincitore. Punta Ala ha conservato il terzo posto su Tekedici, Brillante Blu ha dato segnali di leggero progresso chiudendo al quinto posto.

Si è risolto in una spettacolare volatona il Premio Pozzo D’Adda, l’handicap sui 1600 metri per cavalli anziani: come spesso succede nelle prove in pista circolare, e in particolare in quelle affollate come questa, lo svolgimento è stato decisivo, e un bravo va sicuramente a Silvano Mulas per aver trovato per il suo Sorry Too Late una traiettoria pulita in retta: il cavallo di Cristiano Fais è passato ai 100 finali su Jeux de Prestige e ha risposto all’attacco esterno di I Believe In You. Non ha avuto la stessa fortuna l’atteso Sir Panino, che non ha mai trovato il varco, mentre Baffonero dopo gara di testa è stato battuto ai 250 finali.

Sempre efficace sui terreni molleggiati, Enfant Prodige ha messo il suo sigillo sul Premio Briosco, l’handicap sui 2000 metri della pista circolare valido come TQQ: tenuto a ridosso delle prime posizioni da Sergio Urru, il cavallo di Natalino Urracci ha piazzato la zampata a metà retta passando nettamente nei 200 finali. Secondo posto per una Malpaga in ripresa, mentre Passerotto ha battuto sul filo di lana per il terzo posto l’attesa Angels Tread, autrice comunque di un gran recupero in retta dalla coda del gruppo ma in leggero affanno nei metri finali. Quintè completato da Capo San Martino, che era stato l’animatore della prova insieme a La Grande Assente.

 
 
Riunione di mercoledì 12 maggio
 
 
Midnight Season (S. Sulas) vince il Lodi Vecchio e rilancia le proprie ambizioni (Foto Dena – Snaitech)
 
MIDNIGHT SEASON, QUESTIONE DI TESTA

Interessante infrasettimanale da San Siro che proponeva al centro del pomeriggio una prova importante come il tradizionale Premio Lodi Vecchio, la condizionata sul doppio km di pista media riservata a cavalli di 3 anni che ancora possono aspirare al Derby. Podio monopolizzato dagli allievi di Alduino Botti, dove però ad emergere è stato il meno atteso dei quattro, quel Midnight Season che dopo il promettentissimo debutto non era più riuscito a incidere e a convincere. Importanti al riguardo le dichiarazioni del suo interprete Salvatore Sulas raccolte nel dopo-corsa: “E’ un cavallo caratteriale che da dietro fatica a superare i cavalli”. E difatti oggi, impiegato in tattica di testa, il portacolori della Effevi è tornato a dare una linea di spessore e ha pure ritrovato la vittoria, lasciando così aperta l’opzione-Nastro Azzurro. Il figlio di War Command ha strappato al via superando Bull Dozer, ha imposto andatura regolare e si è poi lanciato in una lunga progressione a inizio dirittura, controllando sino in fondo e con sufficiente sicurezza i tentativi dei rivali. Bull Dozer ha sfruttato la posizione per rientrare a Devolvido, quest’ultimo impegnato in un progressivo e più dispendioso recupero a centro pista. La nota dolente è stata invece Golden Dubawi, rimasto sul passo a metà dirittura e terminato soltanto quarto, a intervallo dai primi tre.

Gran parte del programma era riservato ai tre anni. Scuderia Effevi in primo piano anche nel Premio Diamante, la maiden sui 1200 metri in dirittura grazie ad una progredita Funny Version che, sempre con Salvatore Sulas in sella, ha regolato di una corta incollatura Killachy Dream dopo un appassionante testa a testa protrattosi per tutti i 400 metri finali mentre Falabrac come nella precedente uscita si è esibito in una bella progressione per corsie larghe nei 300 finali emergendo al terzo posto.

Al doppio della formazione della famiglia Villa, la scuderia Incolinx ha risposto con l’en plein firmato da Velo Dipinto e Amico Speciale nel Premio Cieffedi, la maiden sui 2200 metri in pista grande. La “regale” figlia di Golden Horm e Alta Fedeltà (training di Roberto Biondi, monta di Alessio Satta) allungando la distanza ha concretizzato i progressi sperati esibendosi in un autorevole percorso di testa, respingendo l’attacco portato da Tower of Texas a inizio dirittura per staccarsi progressivamente dai rivali. Ha mostrato di saper muovere le zampe anche l’altro verde-fucsia al via, il debuttante Amico Speciale, allenato da Alduino Botti e montato da Alberto Sanna: il figlio di Dragon Pulse è avanzato bene in retta terminando a lunghezze dalla compagna di colori ma ben avanti al resto del gruppo, ala fine capeggiato da Coloratura Soprano che di poco ha salvato il terzo posto dal bel finale del progredito Bautzen.

Il Premio Il Paralupo, la maiden sui 1600 metri in pista media, ha visto l’affermazione autorevole di Giaman: già all’esordio a Capannelle (su terreno pesante) il cavallo di Devis Grilli aveva fatto intravedere mezzi interessanti che oggi su un terreno più galoppabile ha confermato in pieno, dando l’idea di poter provare il confronto con coetanei migliori di quelli odierni. Con Dario Di Tocco in sella, il figlio di Brazen Beaux ha risolto la partita con uno scatto superiore ai 300 finali largheggiando nell’ultimo furlong. Haimanot è avanzato lungo lo steccato proponendosi per un attimo in vantaggio ai 400 finali prima di capitolare sullo scatto del vincitore, ma ha conservato il secondo posto davanti a Grand El Chapo e Cross The Line.

Il convegno si era aperto con la vittoria a grossa quota di Jealous Guy nel Premio Adamello, l’handicap per cavalli di 3 anni chiamati a cimentarsi sui 2500 metri in pista media: un esame su una distanza selettiva che è diventato ancor più impegnativo visto che Tiara (giocata) ha tentato la fuga in avanti imponendo ritmo brillante che ha tagliato le gambe a molti dei partecipanti. Anche la battistrada però è andata in difficoltà nei 300 finali, e così ad emergere è stato l’outsider Jealous Guy: con Riccardo Iacopini in sella, l’allievo del team Gonnelli è avanzato lungo lo steccato in retta cogliendo in netta crisi la fuggitiva che nei metri finali, esausta, è stata battuta anche da Forever Dream (seconda dal via, grintosa in dirittura) e Sister Night.

Dopo il periodo di ambientamento, Agent Zero sembra aver trovato il passo giusto anche in Italia e sta regalando soddisfazioni al suo allenatore Eugenio Goldin e alla proprietaria Danila Cherio: nel Premio Lucio e Ludovica Albertoni, l’handicap ad invito sui 2000 metri che ha chiuso a riunione, l’ex inglese ha centrato il secondo successo della carriera italiana facendosi avanti tra i cavalli in retta per passare già ai 250 finali e staccarsi nettamente dai rivali. Il battistrada Evil Weapon sulla curva è stato costretto ad allungare  sul pressing di Cat delle Rose, così dopo aver ceduto il passo al vincitore, nei metri finali è stato battuto anche per il secondo posto da Arvier, avanzato bene lungo lo steccato.

fonte : Ippodromimilano