Scusate il ritardo! Mai era successo nella Storia del Turf Italiano che Parioli, Elena e Derby siano stati programmati tra giugno e luglio. In qualche rarissima occasione sono stai spostati a Milano, una volta non si sono disputate ma sempre le Classiche (sono le corse di selezione per i cavalli di tre anni, una sola volta nella vita, a pari peso: Parioli, Elena, Derby e Oaks) sono andate in scena nel periodo che va dalla metà di aprile alla terza domenica di maggio. In tempi di Coronavirus riuscire a ricominciare a correre e soprattutto a far disputare le grandi corse di selezione è dimostrazione della grande capacità di resilienza del nostro mondo ippico, Ne siamo fieri.
Dunque, sia pure ancora a porte chiuse ma fruibile in TV e in tante altre possibilità, domenica siamo al primo grande giorno del Turf italiano. Parioli ed Elena in scena e senza limitazioni di partenti. Evviva. Mettiamo da parte ogni discussione e apprestiamoci a vivere in assoluta passione la grande giornata. Elena e Parioli datano la loro fondazione ad inizio 900, esattamente un secolo dopo il varo delle analoghe corse Inglesi che sono chiamate 1000 e 2000 Ghinee.
E’ molto significativo che a vincere la prima edizione di entrambe le corse sia stato un gigante del Turf italiano: il Conte Felice Scheibler, il vero primo anti Tesio che correva con il nome assunto di Sir Rholand.
L’albo d’oro è consultabile da tutti: vi scopriremo i nomi più importanti del Galoppo italiano, proprietari, allevatori, allenatori e fantini…. E naturalmente cavalli a cominciare dal più immenso di tutti. Nearco ha vinto il Parioli ma anche tutto quello che era possibile in Italia ed ha concluso la sua vicenda agonistica con l’alloro del Grand Prix de Paris. E’ lo stallone dei due secoli ed oggi il genio di Federico Tesio domina il Turf mondiale perché circa l’80% dei vincitori di corse di selezione nel mondo è rappresentato da discendenti di Nearco. Proprio il Senatore per selezionare al massimo le sue future fattrici chiedeva alle migliori di saper vincere non soltanto l’Elena ma anche il Parioli (si correvano distanziati) come hanno saputo fare Delleana e Nogara oppure Jacopa del Sellaio ma furono capaci anche altre campionesse come Archidamia ad esempio. Sempre l’albo d’oro aiuterà nella ricerca e nella comparazione.
Prepariamoci dunque a vivere un super pomeriggio, una gioia per chi ama veramente le corse. Due pattern, appunto il Parioli e l’Elena, una listed, il Tadolina Patrizio Galli, sempre a fianco degli allevatori, un Handicap Principale, il Bruno Agriformi, cravache eccezionale ed indimenticabile, due condizionate di spessore, per le femmine che sperano nelle Oaks il Mario Coccia, il più grande esperto di programmazione di sempre, e il Repubblica Argentina per gli anziani sul miglio e sulla strada del Vittadini.
Oltre a queste sei corse ecco anche le altre tre, due perizie ed una prova a reclamare. Pista Grande a tutto gas, sette volte in azione lasciando le altre due alla pista all weather mentre le distanze andranno dai 1500 ai 2400 metri.
Tutto è pronto. Tra i maschi, nel Parioli anche seconda tris, parte la sfida al laureato del Grand Criterium, quel Rubayat, che è tra i migliori in Germania e che ha perduto per un nulla le recenti Ghinee del suo paese. Sarà il favorito e quindi il cavallo da battere per i nostri migliori che non si tirano indietro, vale a dire Badram, Elaire Noir, Cima Emergency, oppure Cacciante, Ranger in Paradise, Sicomoro, Tanking, Castellazzo e Security Reason. Dieci in tutto, gran bella corsa.
Ai maschi risponderanno le femmine, ovviamente sempre sul miglio, nel Regina Elena, le nostre 1000 Ghinee, il grande summit rosa del nostro turf per le tre anni. Giusto in tempo è caduta la preclusione a superare il numero di 12 partecipanti per HP, listed e pattern. Sarà spettacolo assoluto, 19 nelle gabbie e naturalmente corsa scelta come splendida TQQ. Non manca nessuna. A cominciare dalla temibile ospite La la Land. Le nostre ci sono tutte. Granatina con Wannacry e Rose Secret dal Torricola, Wonderful World con Frivola e Mindwillandfry dal Seregno, entrambe tappe canoniche verso la classica . E poi? Ecco Lisaert fascinosa, Cranberry ultimo grido, Faccio Io dalla pista dritta, Frequent Flyer oppure Visions e tutte le altre ovviamente. Forse mai un Regina Elena cosi spettacolare. Le femmine saranno un po’ il motivo conduttore della giornata poichè in vista delle Oaks le tre anni si misureranno sui 2100 nel nome di Mario Coccia e saranno in sette: Bridge Galake, Coco Charme, Cohelet, Frozen Touch, Lady Gavoi, London Ela, Nonna Tirina.
Per le prime due ma forse anche tre, via libera verso San Siro e le Oaks. Per le maggiori di età ecco il miglio che apre la suite, una sorta di trittico che comprende anche il Royal Mares e il finale Giubileo da questa stagione solo per le femmine e che è pattern.
In campo in otto con la seconda del Chiusura New Queen contro Party Goer e Chiaro di Luna oppure le fascinose Sopran Artemide e Romance d’Amour con anche Ballot Box e Bridge Battlango. Giornata super perché nel Repubblica Argentina si respirerà aria di Vittadini sul miglio: Mission Boy secondo di Parioli e derby contro Frozen Juke il quarto del nastro azzurro ma poi ecco Fulminix piazzato proprio di Vittadini oppure Biederman in forma insieme ad altri quattro più che valide. La corsa che ricorda Bruno Agriformi vedrà al via sette protagonisti mentre non manca anche la altra seconda tris, il premio che ricorda in Ruysdael un vincitore di derby e che sul miglio del sintetico, la pista all weather, vedrà il numero massimo di 12 capeggiati da Zacca Strada e Miss Chievus.
Proprio una giornata di straordinaria festa del turf, in attesa di poter riavere anche i cancelli aperti per il pubblico. Inizio alle 14 e conclusione alle 19 con la nona e ultima corsa. Buon divertimento.