31/05/2020. Pubblichiamo integralmente il Comunicato che ci è pervenuto dall’ UIF a mezzo il Presidente Luca Maniezzi, dopo i fatti accaduti a Follonica nella riunione di galoppo

 

Buongiorno.

Devo segnalarvi quanto accaduto nella prima giornata di corse di Follonica galoppo dopo la ripresa dell’attività ippica. Pur comprendendo le difficoltà che la lunga sospensione può avere causato, non è intenzione dei Fantini abbassare la soglia di sicurezza in corsa e rischiare ancora di più del normale nello svolgimento della propria professione.

Vengo ai fatti.

1.       L’intera riunione di corse è stata caratterizzata dai continui problemi alle gabbie di partenza. Se si eccettua la prima corsa, le stesse presentavano continui problemi, tanto che lo starter ha potuto evitare di passare alla partenza con la bandiera solo per la propria grande perizia e per continui interventi negli intervalli tra una corsa e l’altra. Faccio presente che su una pista di m. 1000, in sabbia e sulle distanze previste di m. 1200 e m. 1650, nessun Fantino può permettersi di “perdere” la partenza con una sgabbiata in ritardo e le gabbie di Follonica – che sono poi le vecchie gabbie di Grosseto, già vecchie ai tempi del Casalone, quindi…. – necessitano di un intervento di manutenzione immediato e profondo, onde evitare incidenti a cavalli e Fantini e/o che possa essere inficiato il risultato tecnico della corsa.

2.       Ma il peggio è avvenuto nella 2° corsa – Premio Sinalunga, m. 1650 per GR. Il cavallo Bianco e Nero cadeva sulla retta di fronte, con gravi danni fisici per il suo cavaliere, il GR Davide Migliore. Pur trattandosi di una corsa per amatori, vorrei richiamare la sua attenzione sul fatto che, benché l’ambulanza abbia raggiunto in tempi ragionevoli il punto della caduta, i soccorsi non sono stati ottimali. Il medico di servizio non aveva infatti esperienza in materia di danni traumatici da cadute ed infatti il primo soccorso veniva portato da un altro medico, un Proprietario, che raggiungeva per primo Davide Migliore e interveniva prontamente impedendo che lo stesso inghiottisse le lingua e dando preziose indicazioni sul da farsi. Migliore veniva poi portato in elicottero all’ospedale di Siena. Anche l’arrivo dell’elicottero all’ippodromo avveniva in tempi accettabili, benché poi ripartisse alla volta dell’ospedale di Siena dopo mezz’ora. Non ho elementi sulle ragioni del ritardo, ma temo sia derivato dalla già citata inesperienza del medico di servizio circa i danni traumatici da caduta. L’elemento di maggior gravità è però dato dal fatto che né lo speaker dell’ippodromo né i commissari segnalavano all’ambulanza ed al medico di servizio l’avvenuta caduta di Migliore, che veniva raggiunto e poi soccorso dal medico-Proprietario su segnalazione dello starter, sig. Renato Bircolotti! Come rappresentanza dei Fantini italiani facciamo quindi affinché la Società di Corse di Follonica si doti per le giornate di corse:

·         di un medico dotato di esperienza nell’intervento su vittime di traumi anche gravi da caduta e nelle decisioni da prendere nei momenti subito successivi alla caduta stessa. È infatti noto che i primi minuti dell’intervento medico sono assolutamente importanti e decisivi per evitare i danni più gravi e addirittura la morte del Fantino caduto: in questo purtroppo negli anni siamo stati testimoni di colleghi che, se soccorsi con maggior tempismo, non avrebbero forse subito i danni gravissimi che ancora oggi patiscono;

·         di un protocollo di intervento in pista in caso di incidente che – a partire dalla richiesta fatta dallo speaker di ingresso dell’ambulanza sul tracciato appena verificatasi la caduta – ne determini in modo scrupoloso i termini di effettuazione, con un diretto intervento anche e soprattutto dei Commissari di Corse. Le ridotte dimensioni dell’impianto di Follonica favoriscono oggettivamente e rendono praticabile questa nostra richiesta, che è stata negli anni già fatta propria da ippodromi ben più grandi, come ad esempio quelli delle Capannelle e di San Siro.

Queste nostre proposte potrebbero e dovrebbero trovare un’applicazione pratica in tutti quegli ippodromi italiani che ancora lasciano troppo al caso in materia di pronto soccorso ai Fantini in caso di incidenti in corsa. Si tratta di una problematica a cui va data una definitiva soluzione in tempi brevi e ci attendiamo in questo senso un vostro rapido intervento in tal senso, al quale come Unione Italiana Fantini riteniamo di poter fornire una fattiva collaborazione consultiva se ci verrà richiesta.

Cordialmente,

Luca Maniezzi / Unione Italiana Fantini