27/02/2020. Luca Maniezzi da Doha, si racconta dopo la vittoria in G3 in Qatar in sella a Dark Pursuit, prima vittoria di gruppo internazionale all’estero, per il presidente dei nostri fantini

 

Milano chiama, Doha risponde! Dall’altra parte del telefono c’è Luca Maniezzi, ancora raggiante per la vittoria in G3 in Qatar. Il Presidente dei nostri fantini, in carica dall’ aprile 2018 si è tolto una gran bella soddisfazione vincendo il suo primo gruppo Internazionale e con che superiorità! La vittoria non è di certo casuale, ma voluta e costruita passo dopo passo, visto che arriva dopo altri sei successi. Quindi forma strepitosa per il nostro jockey che, in attesa della partenza delle attività primaverili a San Siro Galoppo (coronavirus permettendo) si è tolto una gran bella soddisfazione e prosegue la sua attività in Qatar.

   

Luca risiede a La Perla, che è un’isola artificiale al largo della costa di West Bay, caratterizzata da porticcioli turistici in puro stile mediterraneo gremiti di yacht, alti edifici residenziali e ville di lusso, hotel di fama internazionale e lussuosi centri commerciali con gli showroom e le boutique delle più grandi firme internazionali. E’ un luogo ideale per trascorrere la serata in mezzo a ristoranti di tutti i tipi.

La passeggiata lungomare di questa isola brulica di caffè per tutti i gusti, perfetta per gli amanti del gelato fino ai palati più raffinati alla ricerca di un’esperienza a cinque stelle. La Perla attira moltissimi visitatori per via della sua raffinata eleganza e per le innumerevoli possibilità che offre di cenare all’aperto in un’atmosfera unica. Da qui l’invitante definizione di “Riviera Araba”. In questo contesto il nostro jockey si rilassa dopo le vittorie e gli allenamenti e prepara le tattiche per stupirci.

“Ovviamente l’accoglienza ricevuta all’arrivo è stata eccellente”, racconta Luca, “l’aereo prima di atterrare fa un giro su La Perla, queste due isole artificiali sono fantastiche e l’immagine è stata indimenticabile, io sono arrivato il 10 ottobre ed il clima era chiaramente caldo, 46 gradi, ma è sempre molto ventilato qui, un caldo secco e quindi la percezione non è quella del nostro caldo italiano, di quello a cui siamo abituati”.

Ma come ogni professionista che si rispetti, rivolge il pensiero subito agli aspetti tecnici del suo lavoro, prima di tutto agli allenamenti dei cavalli, e così Luca continua la sua descrizione: “I ritmi di lavoro sono simili a quelli occidentali, con gli stessi tempi di passo, trotto e poi galoppo e con le stesse divisioni sulle distanze: flyer, miler, classici, fondisti. Unica variante, ma sostanziale, è che i  cavalli che si allenano a Doha sono 1500. Quindi la pista apre alle 3.00 di mattina e chiude alle 10.00 di sera per permettere a tutti di poter svolgere le proprie attività. Noi cerchiamo coi nostri di essere sempre tra i primi ai cancelli, per avere i tracciati il più possibile liberi e poter galoppare col fresco. L’ora ideale è dalle 4.00 di mattina alle 6.00. La gente qui è molto accogliente, per loro il cavallo è molto importante e quindi gli operatori del settore sono molto attenti a tutto e a tutti ed anche la gente in generale. Si prestano a supportarti, come è accaduto a Stefano Ibido prima ed ora sta accadendo a me quotidianamente”.

Ed eccoci al campione montato da Luca, due parole anche su questo. Ovviamente ricordandolo, e ripercorrendo quel momento l’emozione riaffiora e viene automatico risottolineare che è il primo G3 internazionale vinto all’estero per Luca. Il cavallo si chiama Dark Pursuit (Pastoral Pursuits), è un 4 anni trained Stefano Ibido. La connection italiana realizza lo show vittorioso nel Dukhan Sprint (Sponsored by Breeder’s Cup), e il tutto è avvenuto nella giornata più importante dell’ HH Amir Sword Festival in Qatar. Il bottino attuale di Stefano dice che le vittorie sono sette e quello di Luca dice otto! A detta del jockey questo 4 anni è molto buono e se venisse a competere in Italia se la giocherebbe bene nei nostri G2 e G3, visto che di G1 non ce ne sono. Dark Pursuit arriva a Doha dall’ Irlanda ed è di proprietà di Abdulhadi Mana Al Hajri. Luca conclude evidenziando il fatto che il rating dei cavalli migliori a Doha è dai 100 a salire e che la tradizione è fortissima, ma questo si sa, e che si tramanda di padre in figlio e ci tiene a sottolineare questo fatto.

Il risultato completo del G3 cliccando QUI.

 

Milano, 28/02/2020.  Daniele Fortuzzi