Comunicato I.H.R.A. dell’ 11 settembre 2015. “Non c’è pace per l’Ippica Italiana, che continua a soffrire di una crisi senza precedenti acuita dalle scelte sbagliate di chi dovrebbe gestirla in maniera corretta…..”

 

Finita l’estate continuano i problemi. Non c’è pace per l’Ippica Italiana, che continua a soffrire di una crisi senza precedenti acuita dalle scelte sbagliate di chi dovrebbe gestirla in maniera corretta. Se la stagione appena passata ha ribadito che lo sport ippico è al centro delle passioni di tanti italiani – si vedano i successi di pubblico negli ippodromi attivi nel periodo – IHRA deve constatare che la gestione ippica da parte del MIPAAF si è distinta nel periodo per le scelte errate, dalla programmazione cervellotica, che troppe volte ha portato a corse di pochi partenti, senza appeal per pubblico e scommettitori, fino alla mancanza di celerità e regolarità nei pagamenti di quanto spettante a Proprietari, Professionisti e Allevatori, che non soltanto crea enormi problemi economici, ma compromette la credibilità del settore in Italia e all’estero. Ultima “chicca” la scelta, a pochi giorni dal via, di aumentare il numero dei partecipanti alle batterie del Derby di Trotto a 14, ennesimo esempio di totale mancanza di progettualità e di coerenza nella conduzione del settore. Proprio in un momento dove il numero dei cavalli è in forte contrazione si decide di aumentare il numero dei partecipanti alle prove? Se la motivazione era cercare di racimolare qualche soldo dalle iscrizioni, IHRA ritiene che l’ente governativo avrebbe dovuto, prima, versare le iscrizioni dei Gran Premi passati, che continuano a non essere erogate alle scuderie che ne hanno pieno diritto. Queste sono solo alcune delle pecche commesse da chi ha la funzione di governo di un settore che dà lavoro a decine di migliaia di persone. IHRA nel periodo suddetto non è stata certo in vacanza e ha preferito, al posto di scrivere in maniera ossessiva e inutile sui giornali, lavorare per dare un futuro a tutta l’Ippica Italiana continuando quell’opera di confronto e convincimento che ha portato, pochi mesi addietro, all’importante annullamento della famigerata bozza di Lega Ippica contenuta nella Delega Fiscale, che avrebbe significato la morte in poco del tempo del settore. IHRA, formata dalle più rappresentative associazioni di categoria riproducenti tutta la filiera Ippica, si propone alla Politica come soggetto in grado di trovare le giuste soluzioni per la salvezza del comparto, attraverso una riforma efficace e condivisa. Invitiamo quindi le Istituzioni tutte a convocare con urgenza un tavolo di incontro dove portare le nostre proposte e soluzioni sia a livello immediato che strategico e con le quali pianificare i cambiamenti da adottare per ridare certezze e futuro all’ippica nazionale. Nel momento in cui ci sono le aste e i prodotti nazionali riscuotono successi ed interesse in tutto il mondo sarebbe paradossale far morire l’intero settore ippico per il disinteresse di pochi irresponsabili.

Milano 11 settembre 2015 I.H.R.A.

– Italian Horse Racing Association C.N.G. – Comitato Nazionale Galoppo F.N.T. – Federazione Nazionale Trotto F.S.C. – Federazione Società di Corse