Dylan Mouth doveva essere e Dylan Mouth è stato… con la superiorità dovuta e necessaria per garantire quello spessore di cavallo internazionale che tutti i tecnici e gli appassionati, si aspettavano. Colori Sc. Effevi del Sig Felice Villa, fantino il fedelissimo Fabio Branca, trainer l’ineccepibile Stefano Botti. Tempo per percorrere i 2400 metri della pista grande di San Siro: 2,26,7. Lunghezze rifilate al secondo, che è stato il franco-marocchino Billabong (Gentlewave e Lunattori) ben 5, senza che Fabio Branca abbia dovuto muovere troppo le mani. La corsa è tutta in un volo di Dylan Mouth (Dylan Thomas e Cottonmouth)  che ai 600 finali vola via il collega accompagnatore Celticus (Stroll e Bois Joli), il quale poi tenta di rientrare a Billabong, che intanto sferrava il suo attacco a centro pista con in sella Cristian Demuro per il secondo posto, ma gli finisce a 4 lunghezze e mezzo, ottimo terzo. Quarto è stato il sempre generoso Duca di Mantova (Manduro e Vale Mantovani), della Sc. Incolinx dell’ Ing. Romeo, sellato da Raffaele Biondi e con ai comandi Federico Bossa, che nonostante il terreno buono, molto scorrevole che lui non gradisce, lottava comunque per andare a premio. Ben diverso sarebbe stato se il terreno fosse stato molto pesante, come tutti sanno. Per gli altri una presenza quantomeno opaca, dettata probabilmente anche dal caldo torrido che avvolgeva Milano. Tecnicamente i partenti avversari di Dylan Mouth non erano eccelsi, ma nemmeno da trascurare, il primo attore era atteso più che altro ad una prova contro se stesso, si doveva vedere con chiara precisione la maturità sportiva ed agonistica del cavallo. L’andatura pressochè perfetta di Celticus dettata dalla partenza senza che nessuno mai lo affiancasse, la dichiarata forza del figlio di Dylan Thomas, offerto ad 1.20/1 rispetto ai 5/1 di Billabong, hanno fatto sì che la valutazione della prestazione, di appassionati e tecnici, fosse tutta rivolta alle mani di Fabio Branca, che per natura sbraccia poco ed in questo caso… molto poco. Bene !! Ed ora si apre il dibattito tanto atteso della prestazione estera da inserire nel programma del campione italiano. L’istinto e la gioia del momento dicono: King George VI & Queen Elisabeth Stakes G1, che si disputeranno il 25 luglio ad Ascot, ma soprattutto lo dice il proprietario Felice Villa, raggiante per la vittoria, assieme alla figlia Federica. Probabilmente per decidere se attraversare la Manica si dovranno aspettare le Hardwicke Stakes G2 del 20 giugno, di seguito gli attualmente iscritti con Telescope in prima fila.

Diciamo che Dylan Mouth, Fabio Branca e Stefano Botti devono fare tesoro del vissuto, essere fiduciosi, crederci e provarci e speriamo di vederli sorridere ed abbracciarsi, proprio come nella foto qui sopra, anche in occasione del previsto appuntamento estero. Probabilmente non ci sarà il fido Celticus, cavallo generoso e molto utile in ogni scuderia, il “Pirlo” della situazione, ma non sarà certo l’andatura a mancare se si affronteranno impegni oltremanica. La premiazione è stata molto seguita e l’inno italiano è riecheggiato molto sentito per l’ ippodromo, mentre il cavallo veniva vestito con la coperta del vincitore del Gran Premio di Milano G1, rossa sfavillante, con tanto di coccarda. Lo sguardo di Dylan Thomas è diventato quello del campione maturo, del cavallo consapevole e pronto.  

Sul palco tutto il team oltre ovviamente alle autorità, con premi per tutti. Contorno di forze dell’ordine e militari a cavallo a fare da cornice alla premiazione. Il sorriso di Felice Villa e la gioia di Fabio Branca che regala al pubblico i suoi occhiali al rientro dalla corsa e poi indica “vittoria” col gesto delle dita nello stallo del vincitore, sono immagini da non dimenticare (foto sopra). Dylan Mouth si merita a tutti gli effetti l’appellativo di “più forte cavallo italiano” e dopo una corsa forse troppo spavalda lo scorso anno nelle King Edward G2, siamo portati a supporre che non ripeterà l’errore, ora che ha 4 anni e comunque anche solo un piazzamento sarebbe un grande successo, parlando prima della corsa. Un cenno anche all’allevamento di cotanto cavallo: l’Azienda Agricola Mariano.  

Il Gran Premio di Milano ha un poco ofuscato le altre corse della Riunione, che hanno comunque presentato spunti tecnici interessanti. Uno su tutti lo sprint veemente di Falest ( Refuse To Bend) nel Premio Bersaglio, in pista dritta. Il sei anni allenato da Domenico Crisanti per i colori di Renato Varesio ha cristallizzato il successo ai 1000, bruciando tutti sul tempo ed allungando su Alatan Blaze secondo ed Harlem Shake terzo. Nel Premio D’Estate si è visto un bel Brex Drago (Mujahid) molto cresciuto e con una grinta acquisita convincente, Winkelman buon secondo non è riuscito a contenerne lo spunto finale. Di seguito gli arrivi delle prime sei corse della Riunione con tutti i dettagli tecnici e coi video e nei prossimi giorni sarà pubblicato il servizio fotografico di tutta la giornata di corse.

Daniele Fortuzzi

Ph. Daniela Carlotti in esclusiva per Galoppo & Charme

Milano, 8 giugno 2015

Clicca qui per visualizzare il Video della Corsa    Arrivo Galoppo   Stampa   IPPODROMO CORSA DATA ORA San Siro 1 07/06/2015 15:47 P.A N° CAVALLO FANTINO TEMPO/DIST 1 8 TIME SHANAKILL D. VARGIU 1.12.3 2 5 MICHELE STROGOFF M. MANCA 1 lung. e mezza 3 7 SANTERMETE C. DEMURO 6 lung. 4 2 HOT SUN G. ARENA incollatura 5 1 ABENULA F. BOSSA muso 6 3 KORAL POWER M. ROSSINI 7 lung. 7 4 MADRON C. FIOCCHI tre quarti di lung. 8 9 VIA COL VENTO P. CONVERTINO 4 lung. 9 6 SALVUS VALERIA TOCCOLINI 6 lung. QUOTE VINCEN. 5,32 1 PIAZ. 1,98 2 PIAZ. 2,28 3 PIAZ. 1,92 ACCOPP. 18,66 TRIO 673,47

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San Siro	2	07/06/2015	16:24

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San Siro	3	07/06/2015	17:02

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San Siro	5	07/06/2015	18:25

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San Siro	6	07/06/2015	19:02

fonte : Ippica Biz