Milano, 13 febbraio 2015. L’ippica rivolge un appello all’Onorevole Castiglione. “Come IHRA rileviamo che gli impegni da Lei presi e riconfermati in pubblico nel recente passato, sono stati in massima parte disattesi”. “Lei aveva confermato l’invariabilità del montepremi e delle risorse a disposizione del settore per il 2015, eppure, solo poche settimane più tardi, tali affermazioni venivano da Lei smentite clamorosamente, motivandole con…” // Di seguito riportiamo integralmente il testo della lettera aperta

 

In una lettera aperta IHRA (Italian Horse Racing Association) organizzazione che raggruppa le associazioni più rappresentative del settore ippico (allevatori, proprietari, operatori, sia di trotto sia di galoppo oltre alle società di gestione di nove ippodromi italiani) denuncia all’Onorevole Castiglione, sottosegretario MPAAF con delega all’ippica, i tanti problemi non risolti da anni e che stanno uccidendo il settore: dal montepremi ancora incerto fino alla sistematica distruzione dell’allevamento italiano.

Inoltre lamenta la totale mancanza di confronto tra lo stesso e le associazioni che IHRA rappresenta.

Più volte IHRA si è detta disposta a fornire tutte le necessarie indicazioni al Ministero per ovviare a questa situazione di crisi eppure finora la Politica è stata sorda a questi appelli.

In un momento in cui, tramite la Delega Fiscale, si potranno mettere le basi per il rilancio dell’ippica è necessario per IHRA arrivare presto a un confronto con il Ministero per avviare

una riforma condivisa che abbia nella paritetica rappresentanza di tutta la filiera ippica il suo perno.

Antonio Viani

Portavoce IHRA (Italian Horse Racing Association)

 

 

Ill.mo On.le Giuseppe Castiglione

Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Sottosegretario di Stato del MIPAAF

con delega per l’Ippica

 Via XX Settembre 20 00187 Roma (RM)

 

13 febbraio 2015

 

Illustre Signor Sottosegretario,

 

 IHRA (Italian Horse Racing Association) organizzazione che riunisce le associazioni più rappresentative delle categorie ippiche si vede costretta a stigmatizzare il Suo operato quale delegato del settore ippico all’interno del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Come IHRA rileviamo che gli impegni da Lei presi e riconfermati in pubblico nel recente passato, sono stati in massima parte disattesi. Da inizio anno non abbiamo avuto alcuna risposta da parte Sua in merito alle strategie atte a risolvere i tanti problemi del comparto, problemi che da anni stanno strangolando il settore e che certo non possono risolversi senza un confronto costruttivo e senza la ricerca di una riforma che sia condivisa da tutte le associazioni più significative del settore, che IHRA è onorata di rappresentare. In molti interventi prima della fine dell’anno 2014, Lei aveva confermato l’invariabilità del montepremi e delle risorse a disposizione del settore per il 2015, eppure, solo poche settimane più tardi, tali affermazioni venivano da Lei smentite clamorosamente, motivandole con oscure necessità prudenziali e con i famigerati “debiti ippici” che stanno uccidendo il settore da tre anni, debiti frutto di decisioni riconducibili all’ambito politico. A questo si somma l’incertezza nelle tempistiche dei pagamenti dei premi, che, pur a seguito di alcune dichiarazioni, sono a oggi fermi a Ottobre, quindi ben oltre i sessanta giorni da Lei promessi, in aperto contrasto con quanto sancito dall’Unione Europea. IHRA rileva anche la mancata restituzione delle entrate spettanti ai premiati delle corse di Gruppo, importi versati dalle scuderie italiane e che vengono trattenuti indebitamente. Aggiungiamo a questo l’inerzia del Suo Ministero nell’assistere alla dissoluzione dell’allevamento italiano, privato nella sua totalità delle provvidenze (anzi in attesa delle provvidenze 2011 già stanziate e non ancora liquidate) e di una visione programmatica che gli permetta di intraprendere gli investimenti necessari per mantenerlo a livello internazionale e anzi compromettendone l’esistenza stessa. Dobbiamo anche sollevare la questione della Cassa Previdenza, che il Suo Ministero non vuole affrontare e che così facendo finisce con il negare anche la dignità a persone che hanno lavorato tutta una vita. Ultima bastonata inflitta dalla Politica alla nostra amata ippica è lo sciopero di Sogei che ha colpito soltanto il nostro settore, come da IHRA denunciato. La situazione come vede è insostenibile, tuttavia da Lei non giunge neppure quell’apertura al confronto imprescindibile per cercare soluzioni corrette e ridare serenità alle decine di migliaia di famiglie che lavorano nell’ippica. Più volte IHRA ha sollecitato un incontro con Lei e il gruppo di lavoro del Suo Ministero, scontrandoci con un atteggiamento di totale indifferenza. Più volte si è detta disponibile a fornirle tutte le idee necessarie a far uscire da questo stato di crisi il comparto. L’ippica italiana è in punto di morte, Onorevole Sottosegretario Castiglione, ci dica se vuole essere Lei a staccare la spina oppure se vuole finalmente – con la continua e istituzionale collaborazione delle associazioni di categoria da noi rappresentate – studiare idonee strategie operative.

Cordiali saluti,

Comitato Nazionale Galoppo (AGRI-ANAC-ANAP-ANAPCO-FIA-SIRE-UIF-UNAG-UNPCPS)

Federazione Nazionale Trotto (ANACT-UPT-FIPT-FEDERNAT)

F.S.C. – Federazione Italiana Società di Corse