Jimmy non ce l’ha fatta. Il mezzo fratello della sensazionale Black Caviar e del campioneAll Too Hard, è dovuto soccombere nella lotta contro la laminite scatenata da un morso di un ragno velenoso ed è stato eutanasizzato per porre fine alle sue sofferenze nella giornata di domenica presso il Melbourne University Veterinary Hospital in Werribee Victoria, Australia appunto. Chiamato affettuosamente “Jimmy”, anche se non era il suo vero nome registrato, era un figlio di Redoute’s Choice (Danehill) fece il record del prezzo più alto pagato per un puledro in Australia con i suoi $5 milioni sborsati dalla BC3 un sindacato che aveva messo a disposizione anche delle carature dello yearling. “Jimmy” è comunque al centro di un caso molto controverso, tipico quando si pagano così tanti soldi per un cavallo che poi viene meno in circostanze particolari. Innanzitutto è stata disposta l’autopsia, crediamo sia solo per questioni di assicurazione, ma molti si chiedono quanti dei 5 milioni pubblicizzati siano stati effettivamente pagati alla casa d’aste dal sindacato. Pare che…..
l’architettura dell’operazione fosse guidata da Bill Vlahos ma, come rivelato da “The Age”, la casa d’aste Inglis Bloodstock ha annunciato negli scorsi giorni che nessuno ha praticamente mai onorato la scadenza del pagamento e dunque l’aveva “ricomprato” e mantenuto sotto la sua gestione e proprietà, con tanto di regolari fatture pubblicate per il pagamento dei veterinari. Ma gli investitori del sindacato, molti almeno, avevano versato nelle casse della società il corrispettivo della propria caratura del puledro, ed ora si chiedono che fine hanno fatto quei soldi, confidando nell’assicurazione che copre questo tipo di investimenti. In realtà rischiano di ritrovarsi con il classico pugno di mosche in mano. Il BC3 è sotto indagine dal punto di vista legale e dunque,come di solito avviene, sarà una storia di cui sentiremo parlare ancora tra cause e processi..insomma, un campo minato per gli investitori, grandi e piccoli, che hanno invece regolarmente pagato i loro soldi negli ultimi otto mesi a Vlahos, ma a questo punto pare invano. Gli amministratori hanno annunciato venerdì scorso che era stato dato più tempo per indagare le complesse vicende dell’impero commerciale di Bill Vlahos, prima della morte di “Jimmy” che ha complicato ulteriormente le cose… La Inglis Bloodstock si trova ora a dover recuperare il credito da $5 Milioni, mentre Vlahos ha vista la sua macchina incendiarsi lo scorso 9 Dicembre… insomma, investitori traditi, un cavallo morto, autopsie, scatole cinesi, società occulte, indagini complesse. Sembra un romanzo. Al prossimo capitolo..
PUBBLICATO DA GABRIELE CANDI A MARTEDÌ, DICEMBRE 31, 2013