LUNEDÌ 16 DICEMBRE 2013. Nakayama: Asia Express e Ryan Moore stravincono le Asahi Hai Futurity Stakes (il Gran Criterium giapponese). Quarto Mirco Demuro (doppietta nel weekend nipponico). Argentina: A San Isidro, Buenos Aires, Soy Carambolo ha vinto il Gran Premio Carlos Pellegrini, l’Arc sudamericano. In Qatar Pier Convertino ed Alberto Sanna continuano a vincere..

LUNEDÌ 16 DICEMBRE 2013. Nakayama: Asia Express e Ryan Moore stravincono le Asahi Hai Futurity Stakes (il Gran Criterium giapponese). Quarto Mirco Demuro (doppietta nel weekend nipponico)

 
 
Nella domenica appena trascorsa, tanto turf straniero in particolare in Giappone, Sudamerica e Nordamerica. Partiamo dalla terra del Sol Levante dove Asia Express (Henny Hughes) ha dimostrato per la terza volta da quando ha cominciato a correre, la sua eccezionale qualità e capacità atletica vincendo le Asahi Hai Futurity Stakes G1 di Nakayama da ¥135.840.000 (circa $1,3 milioni), il Gran Criterium Giapponese, alla prima uscita in erba, rimanendo imbattuto in 3 uscite e mostrando un cambio di marcia devastante sotto la spinta di Ryan Moore che lo ha interpretato dandogli una corsa pulita, venendo all’esterno dopo esser stato coperto per gran parte della corsa. Asia Express ha completato il miglio scorrevole in 1m 34.70s, secondo è arrivato Shonan Achieve (Shonan Kampf) ad una lunghezza e mezza, mentre terzo è arrivato Win Full Bloom (Special Week) mentre quarto Mirco Demuro (che ha ottenuto una doppietta nel weekend tra Hanshin e Nakayama) su Meiner Diavel (Nike A Delight), con il favorito Atom (Deep Impact) solo quinto. Il nerboruto figlio di Henny Hughes (Hennessy), alla prima affermazione di G1 in Giappone con un suo prodotto e stallone il prossimo anno in Giappone, è un sauro di mole che aveva debuttato sul dirt di Tokyo sui 1400 metri il 3 Novembre scorso con in sella Umberto Rispoli, vincendo, e guadagnando subito la qualificazione al Two-Year-Old championship grazie alla sua seconda affermazione in carriera, sempre a Tokyo, nell’Oxalis Sho sempre sul dirt, ma sui 1600 metri. Per Ryan Moore si tratta del suo …………….
 
 
 
Si cambia continente. Sud America. Argentina. In fondo siamo Mondoturf. Sabato scorso la gran giornata di San Isidro con la sua corsa più famosa il Gran Premio Carlos Pellegrini G1 sul miglio e mezzo nell’ippodromo della Grande Buenos Aires, l’Arc de Triomphe G1 sudamericano. Una gran festa popolare e passione allo stato puro. Ha vinto un cavallo con un cuore grande così che risponde al nome di Soy Carambolo (Val Royal), chiaro esempio di campione generoso. All’età di sei anni, il figlio di Val Royal (Royal Academy) ha tenuto a bada Ecologo (Easing Along) con il favorito Cooptado (Equal Stripes) al terzo. Il vincitore aveva in sella Juan Carlos Noriega, un veterano delle corse, che ha montato Soy Carambolo con confidenza coronando il gran lavoro di trainer di Roberto Pellegatta che ha presentato il suo in condizioni smaglianti facendolo “guarire” da tanti problemi che hanno contraddistinto la sua carriera. Per Soy Carambolo era la seconda affermazione in G1 dopo il Gran Premio General San Martin, candidandosi a diventare Cavallo dell’Anno in Argentina. A San Isidro è andata in scena una giornata con altri G1, con la prova per gli sprinter sui 1000 metri, il Gran Premio Felix De Alzaga Unzue Internacional G1 con 3 femmine sul podio e la vittoria di Venerancia (Lode) con il jockey Osvaldo Alderete per Hector A Sueldo.