DOMENICA 27 OTTOBRE 2013. Capannelle, la domenica rosa: Charity Line nel Lydia Tesio Longines di forza su Path Wind e Red Lips! Omaticaya straripante nel Pandolfi, ora sfida agli anziani nell’Aloisi. Tokyo: Just A Way impressionante nel Tenno Sho autunnale. Terzo Mirco Demuro su Eishin Flash, quinto Umberto Rispoli su Codino

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013. Capannelle, la domenica rosa: Charity Line nel Lydia Tesio Longines di forza su Path Wind e Red Lips! Omaticaya straripante nel Pandolfi, ora sfida agli anziani nell’Aloisi

 
 
Sei su sei per Charity Line (Manduro), l’imbattuta campionessa di Felice Villa ha vinto anche il Lydia Tesio Longines G1 (forse mai era accaduto che una imbattuta vincesse il Lydia Tesio) confermando tutta la sua caratura internazionale aggiungendo al suo palmares un altro neretto. La sorella di Cherry Collect, che qui nel 2012 aveva trovato sul suo fenomenale cammino di campionessa la tedesca Sortilege, non ha fatto prigionieri con Fabio Branca che ha sollevato letteralmente da terra la sua per lanciarla in un bellissimo duello con la tedesca Path Wind (Anabaa) e Cristian Demuro, un pò a sorpresa. Due grandissimi talenti italiani gomito a gomito a contendersi la corsa. Corta incollatura a favore di Charity Line è il verdetto della pista.
 
 
Fabio Branca a fine corsa ha dichiarato di aver fatto la corsa sull’altra co-favorita, l’attesa tedesca Red Lips con Dario Vargiu in sella che però si è “spenta” dall’interno su terreno lavorato ma soprattutto quando le altre due si sono staccate per lottare la corsa, e si è dovuta accontentare del terzo posto. A Charity chiediamo ora un ulteriore conferma internazionale, a 4 anni, con Felice Villa che ha in parte ammesso una sua “esportazione” da Marco Botti in Inghilterra. Ne sapremo di più nei prossimi giorni.
Nel Pandolfi abbiamo visto una Omaticaya (Bernstein) straripante. Solito fisico mascolino, caratterino come sempre pepato per l’allieva del team Illuminati-Fazio la quale è tornata a essere la reginetta indiscussa a Capannelle. Reduce dal ritiro nel Prix Morny causa febbre, con un confidente Cristian Demuro on board la figlia di Bernstein ha disposto agevolmente nel finale di una comunque notevole Stay Tuned (Blu Air Force) che ha tenuto botta fino ai 1000 metri, salvo poi piegarsi alla superiorità netta di Oma con un tempo sui 1200 quantificabile in un 1,09,00. Tre le lunghezze che la seconda del Prix Papin G2 ha messo fra se e la laureata del Divino Amore. Le altre hanno praticamente fatto corsa a parte. Terza è finita la bottiana Only For Fun (Kheleyf) mai pericolosa contro le prime. Prossimo obiettivo l’Aloisi G3 del 10 Novembre a Capannelle contro femmine, maschi e anziani. Un’altra sfida si apre per lei. 
I maschi avevano a disposizione lo Scheibler, una volta il Derby degli italiani oggi la consolazione. Il verdetto del palo ha visto la famiglia Botti fare man bassa. Uno-due-tre. Nell’ordine Keshiro (Shirocco) - Celticus (Stroll) - Drive To Hell (Manduro). Il figlio di Manduro della Effevi, una statua al tondino, fresco vincitore di Fassati era proprio il più atteso ma non è riuscito a restare agganciato ai primi due che a 200 metri dal palo si sono staccati in un bellissimo duello che ha visto uscire vincitore di un incollatura un indiavolato Cristian Demuro con Keshiro regolando al secondo Celticus, che è stato praticamente il battistrada del plotone. Rammarico di Fabio Branca per non aver scelto quello giusto, rammarico da parte di Felice Villa che ha contestato a Branca un percorso non ideale per Drive..ma ad avercene di questi problemi!
Ed infatti, la Effevi si è rifatta poco dopo sempre sul tema Stefano Botti: il team a segno anche nel Nearco grazie al vecchio leone Douce Vie. Una corsa particolare questo super handicap con il coraggiosissimo pesino Rimbaud che ha rischiato il colpaccio. Ma il sogno del suo trainer Alfredino Sauli è stato bruscamente interrotto a 100 metri dal palo quando ormai sembrava fatta. Il volo esterno del sempre presente Douce Vie (Desert Price), 7 anni all’anagrafe, e del “giovane” Candiani Street ha sancito la vittoria del portacolori Effevi di una corta incollatura sul Mujahid targato Dioscuri.
 
 
 
Di fronte ad una folla di 85,000 persone, a Tokyo è andato in scena il Tenno Sho G1 autunnale, uno degli eventi clou della stagione giapponese, meglio conosciuta come la corsa dell’imperatore vinta lo scorso anno da Mirco Demuro con tanto di inchino verso, che in questa edizione ha premiato un impressionante Just A Way (Heart’s Cry) con in sella Yuichi Fukunaga per l’allenatore Naosuke Sugai ed i colori di Akatsuki Yamatoya. Il figlio di Heart’s Cry (Sunday Silence) ha completato i 2000 metri in un notevole 1:57.5 mettendo tra se ed il secondo arrivato, la femmina Gentildonna (Deep Impact), ben 4 lunghezze con Eishin Flash (King’s Best) e Mirco Demuro, stessa connection un anno dopo, al terzo posto dopo aver gestito da metà gruppo con le telecamere sempre ben attente ad immortalare ogni movimento del Mirco nazionale. C’era anche Umberto Rispoli su Codino (King Kamehameha) che ha provato a vincerla anticipando un pò lo sforzo, ma rimanendo poi sul passo. Il vincitore è un 4 anni che arrivava fresco all’evento, con 3 secondi posti consecutivi sulle gambe recentemente e con delle linee che finora lo avevano visto sempre soccombere da Eishin Flash con l’occasione giusta per sovvertire le gerarchie proprio davanti agli occhi dell’imperatore del Giappone.
Stenta a decollare per ora l’esperienza di Mirco Demuro e Umberto Rispoli, che sembrano dormienti ma sono vicini a far scoccare la scintilla nella loro stagione. In particolare Mirco ha ottenuto tanti podi, ma lo “0″ che campeggia nella casella vittorie nonostante i molteplici secondi, terzi e quarti posti. Per Mirco ieri nelle Swan Stakes G2 di Kyoto un 4° posto ed altri 2 secondi, mentre nella giornata di domenica un paio di piazzamenti compreso il 3° nel Tenno Sho.