DOMENICA 15 SETTEMBRE 2013. Stay Tuned di forza nel Divino Amore, Carmagnola di spunto nel Repubbliche Marinare. A Milano, Crissolo perde l’imbattibilità. Longchamp verso l’Arc: Orfevre nel Foy e Kizuna nel Niel, risposte giapponesi a una impressionante Treve nel Vermeille. Doncaster: Leading Light vince il St Leger e vendica Camelot. Il figlio di Montjeu ha battuto la femmina Talent e Galileo Rock. Da Mondoturf di Gabriele Candi

DOMENICA 15 SETTEMBRE 2013. Stay Tuned di forza nel Divino Amore, Carmagnola di spunto nel Repubbliche Marinare. A Milano, Crissolo perde l’imbattibilità

 
 
La domenica delle femmine in Italia. Tra Capannelle e San Siro motivi tecnici di un certo valore. A Capannelle il Premio Divino Amore Lr sui 1000 metri ha lanciato Stay Tuned (Blu Air Force) per i colori della Topeeka con Djordje Perovic in sella e Jessica Lari al training. La figlia di Blu Air Force (Sri Pekan) si è confermata una velocista di rango, millemetrista spaccata, respingendo tutta strada Caesar Imperator (Holy Roman Emperor) per finire il chilometro secco in 58.02s su terreno morbido, guadagnandosi rispetto e eredità sostanziale diBettolle (Blu Air Force), altra che ha fatto gioire il team nell’annata con il Carlo Chiesa G3. Simile la storia di Stay Tuned: E’ stata acquistata dopo il debutto per i Botti, ha frequentato vendere e reclamare crescendo corsa dopo corsa. Un bel giorno a Cenaia, mentre Silvia Casati era intenta a comprare Lady Aliena (Blu Air Force), ha notato nel box accanto il volto da cavalla da corsa di Stay ed ha deciso per l’acquisto. Da li, vittoria in condizionata, un tentativo senza esito a Deauville che non fa testo in Listed e poi la vittoria nel Divino Amore a Roma. Un bel colpo di c..fortuna, che non guasta mai. Stay Tuned è prodotto di Blu Air Force (Sri Pekan), stallone capolista per numero di vincitori in Italia, e Raganella (Fasliyev). Non poteva non essere veloce e sembra abbia i metri contati. Un obiettivo naturale è il Pandolfi Lr, ma sui 1200 metri, ed il team sembra propenso a lasciarla ferma fino alla prossima stagione. Nel Repubbliche Marinare Lr, sotto il diluvio romano, si è rivelata Carmagnola (Rattle And Hum) con in sella Samuele Diana. La cavalla allenata dal team del Poggio dei Sabini si è presentata all’appoggio con del buono in mano, davanti hanno sbagliato qualcosa e ai 200 le ha trovate una dietro l’altra sul carrello dei bolliti. Lei invece, che ha passo e talento, spinta dal grido di Fabrizio in tribuna e dal Sor Luigi da Livorno in sala corse, ha spazzato via ogni dubbio dovuto alla condizionata di rientro (dove ha perso da dirette concorrenti quest’oggi) e vinto con del buono da spendere ancora in mano nei confronti di Noblesse Anime (Aussie Rules), una sorella di Noble Hachy (Kyllachy) e Lady Penko (Archipenko). Non pervenute le attese Rayos De Sol, Apocalittica e Riva Dei Pini, rimaste sul passo. Carmagnola è una homebred dell’Agricola Sabina, fatta tutta in casa dal padre e dalla madre: Prodotto della prima annata in pista del Classico in Italia Rattle And Hum (Celtic Swing) che per Luigi e Fabrizio Camici vinse il Parioli G3, e della fattrice Special Milady (Dolphin Street). 
 
A Milano, nel Premio delle Aste condizionata prestazione da mani nei capelli per Crissolo (Red Rocks), finito terzo a distacco al rientro per quella che doveva essere la rampa di lancio verso Parigi. Parigi un corno, il figlio di Red Rocks ha fornito una prestazione troppo brutta per essere vera, finendo terzo alle spalle di Canarina (Amadeus Wolf) per i colori Chimax ed il training di Mario ed Attilio Giorgi, con Luca Maniezzi in sella che ha disposto di Avalon Air (Blu Air Force). 
 

Longchamp verso l’Arc: Orfevre nel Foy e Kizuna nel Niel, risposte giapponesi a una impressionante Treve nel Vermeille.

 
 
Francesi con gli occhi a mandorla. Si avvicina il grande weekend dell’Arco e allora ecco le prove preparatorie in vista del weekend parigino con le prove per i tre anni e gli anziani del Niel e del Foy dominate in grande stile dai giapponesi. Il Niel G2 ha lanciato il derbywinner di Tokyo Kizuna (Deep Impact) che non correva proprio dall’alloro Classico in Giappone per prepararsi nel migliore dei modi all’appuntamento troppe volte sfuggiti ai Jap. Il cavallo allenato da Shozo Sasaki con Yutaka Take in sella, ha vinto di poco lasciando ad un muso di margine il detentore di Epsom Ruler of the World (Galileo). Il figlio di Deep Impact, su terreno pesante, si è staccato deciso ma nei metri finali in quella che sembrava una lotta a due con Ocovango (Monsun), ha respinto Ruler con Ryan Moore che quatto quatto ha lanciato il suo tra i due. Una fiondata pazzesca, ma questa volta il Giappone l’ha scampata bella con Yutaka Take che è riuscito a difendersi di una corta testa dall’attacco finale del figlio diGalileo. Solo quarto Flintshire (Dansili), ma il figlio di Dansili sembrava non dovesse correre causa terreno. 
 
A Longchamp è tornato più forte che mai Orfevre (Stay Gold), il quale ha dimostrato di essere già in condizioni strepitose in vista dell’Arc tragicamente sfuggito lo scorso anno. Letteralmente un canter pubblico nel Foy G2 per il caratteriale sauro che ha fatto tutto con semplicità. Diligente attesa dietro al battistrada Stellar Wind ed in dirittura quattro salti di galoppo per dire “io ci sono”. Ritirato prima delle corse Camelot (questione terreno) Christophe Soumillon ha montato confidente e senza frusta si è rialzato ben prima del palo preoccupandosi solo di mettere lunghezze fra se e gli altri quale Very Nice Name (Whipper) con Olivier Peslier, tra l’altro multato di 200 euro dagli stewards perchè era intento a giocare a Candy Crush sull’Ipad in una zona del recinto peso non consentito. 
 
 
Di tutt’altro tono il trial riservato alle femmine quest’oggi: Niente fruste alzate, niente testa a testa vibranti ma una esibizione impressionante per l’attesissima Treve (Motivator) nel Vermeille G1, con Lanfranco Dettori in sella che doveva riconfermare il bell’assunto del Prix de Diane G1. La figlia di Motivator, con i colori di Jaw’wan Al Thaniha dato dimostrazione di forza e maneggevolezza. Lanfranco l’ha pilotata per varchi impossibili, o meglio varchi che solo uno come Lanfranco riesce a trovare, per poi dare gas e mostrare tutta la potenza dell’allieva di Criquette Head. Assunto con facilità e battuta l’anziana Wild Coco (Shirocco) che ha chiuso ad una lunghezza comoda mentre il gruppo, disperso, arrivato a lunghezze. Tasaday (Nayef) ha chiuso terza.
 
E che dire del Prix du Moulin G1? Non ci siamo dimenticati. La prova sul miglio ha lasciato tutti di sasso con una sorpresa che porta il nome di Maxios. Il figlio di Monsun della famiglia Niarchos sta letteralmente volando da qualche tempo a questa parte e, se non consideriamo l’np di Ascot, con in sella Stephane Pasquier, riabilitato dopo la polemica squalifica, ha disperso Olympic Glory per 5 lunghezze, con il figlio di Choisir che non è sembrato il cavallo che aveva messo paura a Moonlight Cloud nel Le Marois G1. Sarà stato il pesante o il fatto che Maxios era davvero inavvicinabile, sta di fatto che un obiettivo potrebbe essere il Prix de la Foret. Mentre per il vincitore, un salto ad Ascot per le QEII Stakes G1 è d’obbligo.Anodin (Anabaa) terzo, da una linea non esagerata. 
 

Doncaster: Leading Light vince il St Leger e vendica Camelot. Il figlio di Montjeu ha battuto la femmina Talent e Galileo Rock

 
 
Fine del circuito. Con il St Leger, la classica più antica della storia delle corse, si è chiuso un cerchio 2013 aperto con le 2000 Ghinee di Newmarket. A DoncasterLeading Light (Montjeu) è entrato nell’albo d’oro di una corsa che vale per la tradizione, non tanto per quello che conta ai fini della selezione. L’ultimo cavallo ad aver vinto questa corsa e si è rivelato poi anche riproduttore è Nijinsky, nel 1970. Possiamo raccontare che rispetto allo scorso anno Ballydoyle ha vendicato la tragica sconfitta di Camelot(Montjeu), che inseguiva proprio Nijinsky per la triple crown inglese, battuto da Encke del quale si sono perse le tracce. Leading Light non è un cavallo scemo comunque, è imbattuto nel 2013, è un cavallo progressivo, tipico Montjeu (Sadler’s Wells) che ha fatto tutti i 2937 metri senza mai temere di essere battuto. Qualcosa da recriminare ce l’ha la femmina Talent (New Approach), già vincitrice di Oaks inglesi, la quale si è giovata del terreno morbido come ad Epsom ed è venuta forte dal fondo del gruppo ricucendo tanto distacco rispetto al vincitore che era sui primi ma, subendo anche qualche intralcio, si è dovuta accontentare del secondo con al terzo il consistenteGalileo Rock (Galileo). Forse sabato non avrebbe vinto comunque, perchè Leading Light era fresco ed in condizioni superiori. Il team Coolmore ne ha annunciato una partecipazione all’Arc del sei Ottobre a Longchamp. Numeri alla mano, per Montjeu è il 3° St Leger vinto dai suoi prodotti dopo Masked Marvel (2011) e Scorpion (2005). Per O”Brien si trattava del 4° vincitore e per Joseph O’Brien una rivincita uguale, rispetto allo scorso anno. Allevato dalla Lynch-Bages, è stato pagato gns525,000 alle Tattersalls October Yearling Sale Book 1. I primi tre arrivati sono frutto del dominio allevatoriale del gruppo irlandese. Il primo è un Montjeu, la seconda è una New Approach (da Galileo) ed il terzo è un Galileo. Sono tutti loro. Sempre a Doncaster, le Park Stakes G2 hanno rivelato l’irlandese Viztoria (Oratorio), una femmina di tre anni che ha battuto maschi ed anche anziani, dimostrando di essere cresciuta e non poco. La sua ultima prestazione era il 6° posto nelle Coronation G1 di Ascot, dove al paletto dei 200 si è fermata. Qui, a 1400, ha lasciato al secondo marpioni come Lockwood (Invincible Spirit) e Gregorian (Clodovil). Eddie Lynam per lei ha disegnato un percorso che prevede una partecipazione al Prix de la Foret G1 sempre a Longchamp. La mamma di Viztoria è Viz (Darshaan), allenata in corsa da Sir Mark Prescott, che dopo una carriera poco esaltante in Inghilterra è venuta in Italia a pizzicare il Falck Lr a Milano con Mirco Demuro in sella, per avere un neretto in più che fa sempre comodo.  Tra i puledri delle Champagne Stakes G2 sui 1400 metri, a Toronado (High Chaparral) nell’albo d’oro della corsa è succedutoOutstrip (Exceed And Excel) che per i colori Godolphin (in forma dopo le May Hill G2 di Ihtimal con doppietta blue) ed il training di Charlie Appleby ha vinto in grande stile nonostante una partenza lenta ed una monta confidenziale di Mickael Barzalona. Si tratta del sesto successo Godolphin in queesta corsa dopo Noverre (2000), Dubai Destination (2001), Almushahar (2002), Poet’s Voice (2009) e Saamidd (2010), l’obiettivo del figlio di Exceed And Excel (Danehill) e Asi Siempre (El Prado) (dalla quale ha preso il mantello grigio) è diviso tra le Dewhurst Stakes G1 o il Lagardere G1 a Longchamp.