Si tratta della giornata dedicata alle Ghinee italiane, il Premio Parioli (gruppo III per i maschi di 3 anni) e il Premio Regina Elena (gruppo III per le femmine di 3 anni) e prime due classiche del 2025, inserite in un convegno ricchissimo (otto corse in totale) che comprende anche il Premio Signorino - ITM (Listed Race), due condizionate per cavalli di Purosangue Arabo (Anica), una condizionata in pista dritta per gli anziani e due handicap principali, il Premio UPG e il Premio Jebel Ali – Japan Days.
(clicca sul link sopra per vedere i partenti di Parioli, Regina Elena e Signorino)
«Va in scena la prima giornata di altissimo livello del galoppo italiano - spiega Elio Pautasso, presidente di Federippodromi e direttore generale Hippogroup Roma Capannelle - e come sempre si parte da Roma. Nonostante le gravi difficoltà in cui versano tutti gli ippodromi italiani riguardanti soprattutto i rapporti con il Masaf, non ancora definiti sotto diversi aspetti, siamo pronti a dare il massimo per organizzare questa stupenda domenica dedicata alle classiche Parioli e Regina Elena. Accoglieremo il pubblico che verrà a Capannelle con tante iniziative per le famiglie e nello stesso tempo ci prepariamo per un mese di maggio che ci porterà al 142° Derby Italiano di Galoppo in programma il 2 giugno, preceduto dall’attesissimo convegno dedicato ai Gran Premi Triossi e il Carena (1 giugno). Una due giorni trotto-galoppo che si annuncia entusiasmante».
Nel Premio Parioli, quarta corsa ore 16.05, grande attesa per Pompeo Dream, l’ospite tedesco. La sua presenza accredita la grande classica di una linea internazionale, fondamentale in termini di rating. Pompeo Dream sarà sfidato da 13 avversari, Brisone, forte dell’affermazione nel Daumier, tradizionale viatico per fare bene nel Parioli, si annuncia agguerrito, ma dalla stessa corsa arrivano Lost President, Monello Sabino e Grand Kodiak. Massima attenzione anche per Became Gold (dell’Alma Racing di Max Allegri) e Lao Tsu, uno dei migliori cavalli al via. Kabir, Bridge Ashi Khun, Zenorione, Conformist, Kanthan Fly e Cleone Jet completano la lista dei potenziali protagonisti.
Il Premio Regina Elena, seconda tris in programma alle 17.15, designerà la principessa dei 3 anni. La carta dei partenti ci porta obbligatoriamente dalla parti di Klaynn, che ha sempre vinto, cosa non da poco. Il suo cammino a due anni è stato un crescendo rossiniano: debutto, Repubbliche Marinare e Dormello. Una ouverture poi ribadita con un lusinghiero passaggio di età. La sfideranno in dieci, naturalmente tutte femmine con un occhio di riguardo per Mystery of Love. Da monitorare il passaggio di età imperioso di Bubuz che ha fatto del miglio il suo regno e per concludere riflettori puntati su Love Words, Ice Capades, Hekla Colt, Mystery of Love, la rientrante ma stimata Sopran Norma, Teddy Dream, e la velenosa Giorgia Forever, in gran forma ma chiamata ad allungo di distanza.
Per quanto riguarda il resto del programma, quello di domenica sarà un pomeriggio tra i più attesi della intera primavera, secondo solo alla super giornata del Derby Day in agenda il 2 giugno. Una festa che si aprirà alle ore 14.10 e sarà anche una delle due prove riservate ai purosangue Arabi. Subito alla seconda, ore 14.50, il Signorino ITM, sui 1800 per anziani in vista del Presidente della Repubblica. In campo sette di buon conio: Arrival, Canticchiando, Frozen Juke, Master, Mordimi, My Eternal Love, Soligo.
Vera e propria semifinale in vista del Tudini sarà il Premio Carlo Ferrari, dedicato all’immenso jockey dal talento purissimo. Sui 1200 in pista dritta sei anziani al via tra cui Noble Title, Talentuosa e Chiaroscuro.
A chiudere la giornata saranno due affollati e certamente spettacolari Handicap Principali: il Premio UPG sui 1500 m. per anziani e il Jebel Ali – Japan days, scelto come TQQ, sulla stessa distanza ma per femmine sempre anziane.
Il Parioli e il Regina Elena sono le principali prove riservate ai soli cavalli di tre anni sul miglio (come il Derby che però si corre sui 2200 metri). La prerogativa che rende uniche queste corse è quella di poter essere disputate solo una volta nella vita di un cavallo, appunto al compimento dei 3 anni: se non si è al via quel giorno fatidico non ci sarà una seconda opportunità.
Ed esattamente come per il Nastro Azzurro, che il nostro Paese “importò” dalla perfida terra d’Albione circa 100 anni dopo la disputa della prima edizione inglese e che, in Italia, festeggerà il 2 giugno l’edizione numero 142, anche le nostre Ghinee sono state introdotte nel calendario italiano un secolo dopo la loro creazione in Inghilterra, per la precisione nel 1907, circa 35 anni dopo la disputa del nostro primo Derby.
Per risalire alla nascita delle Ghinee, come praticamente per tutto quello che conosciamo nel mondo dell’ippica, dobbiamo spostarci nell’Inghilterra di fine ‘700-inizio ‘800, quando il Jockey Club inglese, sotto la direzione di Sir Charley Bunbury che, insieme a Lord Stanley, aveva fatto nascere anche il Derby ventinove anni prima, nel 1809 istituì le 2000 Guineas. Cinque anni dopo sarà la volta della versione per le femmine, le 1000 Guineas vennero infatti create nel 1814.
Le due corse presero questo nome dalla moneta che veniva utilizzata a quei tempi, la Ghinea appunto (che ammontava a 1,05 sterline). Nacquero dall’esigenza di selezionare i migliori cavalli di tre anni sulla distanza del miglio, e vennero collocate nella stagione primaverile prima del Derby.
Le due classiche italiane sono dedicate alla Regina Elena, consorte del Re d’Italia dell’epoca (Vittorio Emanuele III) e all’ippodromo dei Parioli, il vecchio ippodromo di Roma chiuso nel 1929.
Significativo che a vincere le prime edizioni delle Ghinee italiane nel 1907 furono due cavalli (Gostaco e Madrèe) che appartenevano al conte Felice Scheibler, ovvero Sir Rholand, il primo grande rivale del Senatore Federico Tesio. Il quale a sua volta trionfò presto nelle Ghinee con Guido Reni e Veronesa. Tesio amava saggiare le sue femmine migliori, vincitrici del Regina Elena, misurandole anche nel Parioli che per molti anni si corse due settimane dopo. Cosi nell’albo d’oro del Parioli troviamo i nomi immortali di femmine quali Delleana, Nogara, Jacopa del Sellaio, Bernina e Astolfina, ma anche di campionesse non “tesiane” come Archidamia e Saccaroa. L’elenco dei laureati delle nostre Ghinee rappresenta una sintesi della meravigliosa Storia del Turf. Tra maschi e femmine ci imbattiamo nel gotha del nostro galoppo: oltre alle cavalle già citate, ricordiamo Nearco, Niccolò dell’Arca, Macherio, Botticelli, Bauto, Bonconte di Montefeltro, Mannsfeld, Ovac, Fatusael, Sikeston, Misil, Pelder, Le Vie dei Colori, Ramonti, Senlis, Worthadd, Al Rep, Duccia di Buoninsegna, Dossa Dossi, Tokamura, Angela Rucellai, Tadolina, La Zanzara, Atoll , Aranvanna, Silver Cup, solo per citarne qualcuno.
EVENTI COLLATERALI - MERCATINO GIAPPONESE
La ricca giornata prevede anche una mostra fotografica dei vincitori del Premio Parioli e Premio Regina Elena, il Pony Village per bambini e famiglie, una Immersive Taste, esperienza culinaria interattiva dalle 14.00 in Terrazza Derby, la presentazione del libro “Purosangue Leggendari” di Marco Monaco e l’esibizione dei Lancieri di Montebello con la Fanfara.
ph.: Domenico Savi