02/10/2020. Ippodromo di Milano San Siro Galoppo, Risultati odierni: WAKANAKA, CHE NUMERO! // Risultati mercoledì 30/09: BELL’IMBUSTO MOSTRA I MUSCOLI

 
 
Terza Listed per una strepitosa Wakanaka (Foto Dena – Snaitech)

Insolito appuntamento del venerdì con il galoppo da San Siro, visto che per questo fine settimana saranno i trottatori all’ippodromo La Maura a prendersi la ribalta. Programma di qualità, con ben tre Listed, la prima delle quali era il Premio Vittorio Riva, con i maschi e castroni di 2 anni impegnati sui 1500 metri in quello che è il tradizionale trial di preparazione al Gran Criterium. Vincitore del De Montel Listed a giugno, Wealth of Love al rientro non era andato al di là del quarto posto, ma in quell’occasione il cavallo di Michelino Bebbu non era al 100%: in netto progresso da quella prova, il portacolori del signor Giacomo Fauci è stato in grado di prendersi lo “scalpo” del favorito Vis A Vis, preso come punto di riferimento lungo il percorso e poi piegato al termine di un vibrante testa a testa nell’ultimo furlong. Bravo Sergio Urru, che ha disegnato per figlio di Dragon Pulse un percorso ideale. Vis A Vis ha perso l’imbattibilità ma ha corso con onore, costruendosi la corsa ai lati del battistrada Maltasar, quest’ultimo calato nel finale e battuto per il terzo posto da Cirano.

Che numero Wakanaka! Che fosse una buona cavalla, lo si era capito con le vittorie nel Crespi e nel Perrone ma forse ancor di più dopo l’ottima performance contro Aria Importante nell’Eupili. Nel Criterium Nazionale, la Listed per i giovanissimi sui 1200 metri in dirittura, l’allieva di Sergio Dettori sfidava i maschi su un terreno estremamente faticoso: per nulla intimorita, la figlia di Power ha preso di petto l’impegno tenendo botta nel violento parziale iniziale a Voglio e poi, appena richiesta da Nicola Pinna, sull’avanzata di Sopran Vesuvio ai 250 finali è ripartita come una molla, quasi stesse iniziando a correre in quel momento. Alla fine saranno cinque le lunghezze di vantaggio sul rivale, a sua volta altrettanto netto secondo su Raifan, con Voglio invece crollato di schianto ai 400 finali. Terza Listed per una cavalla che sembra migliorare di corsa in corsa.

Un bel numero lo ha realizzato anche Telepatic Glances. La portacolori di Saeed Bin Majed Belyouha Abdulrahman ci aveva impressionato al debutto mostrando un cambio di marcia non consueto, e c’era dunque attesa nel rivederla in azione pur con l’incognita del terreno insidioso, preoccupazione espressa anche dal suo preparatore Endo Botti. Il Premio Coolmore ha fugato ogni dubbio circa l’adattabilità al pesante e ha confermato, se non rafforzato, l’ottima impressione della prima uscita. A ridosso di Impatto Letale e Niram che hanno animato la prima parte di gara, Telepatic Glances ha mosso a metà dirittura e in pochi tempi di galoppo ha fatto il vuoto, vincendo a mani basse e meritandosi una pacca sul collo da parte del suo interprete Antonio Fresu. Dal gruppo è sbucata Gartoria a fare il secondo davanti all’attesa Nuit Silencieuse: la portacolori del Giglio Sardo era in schiena alla vincitrice a inizio dirittura, non è riuscita a seguirla nell’allungo ma alla fine l’ha spuntata almeno per il terzo posto su Arriva Veloce e Impatto Letale.

Come spesso accade, è toccato ai cavalieri e alle amazzoni aprire il pomeriggio con il Premio Clubino Dadi, l’handicap sui 1700 metri in pista media: Shamando e You Better Run hanno condotto le operazioni per gran parte del percorso, con il portacolori della scuderia Chemin de Fer che è passato molto comodo a metà retta, ma una volta in testa non ha saputo perseverare nell’azione. Dietro i due ha mosso Zar dei Grif, che in poche battute è passato di lancio involandosi verso il traguardo e regalando al suo proprietario Fabrizio Mazzoleni l’ennesimo successo, mentre Shamando ha rimontato You Better Run per il secondo posto.

Risultato a sorpresa nel Premio Seguro, l’handicap sui 1800 metri in pista media per cavalli di 3 anni e oltre: l’outsider Alanui ha sbaragliato il campo allungando autorevole in retta, evidentemente a suo agio sul terreno che la pioggia ha reso sempre più faticoso: d’altronde l’unica vittoria era arrivata, seppure in siepi, a Merano proprio su terreno pesante. Non era comunque facile immaginare un successo dell’allievo di Stella Giordano montato da Andrea Deias, e sicuramente non di queste proporzioni. A intervallo Joenna ha rimontato Star Fruit per il secondo posto, mentre il pesantista Roman Spectrum ha confermato il momento di scarsa vena chiudendo quarto senza mai entrare nel vivo.

Come in un recente handicap sui 1600 metri (in pista circolare), She Looks Like Fun e Sopran Manny sono terminate nell’ordine sul traguardo del Premio Rosate, l’handicap sui 1600 metri (in pista media) per cavalli di 3 anni. E’ stata ancora una volta la cavalla di Eugenio Goldin a prevalere, e sempre con Ivan Rossi in sella: impiegata all’attesa, She Looks Like Fun è avanzata in retta passando di slancio ai 300 finali. La partita sembrava chiusa, in realtà una volta in testa si è un pò deconcentrata e Sopran Manny l’ha riavvicinata pericolosamente terminandole ad una testa. Terzo posto per Angel Tread.

Tre anni anche nella prova di chiusura, il Premio Buccinasco, sui 2000 metri in pista media: arrivo a tre fra Mystic Knight, leader dal via, Nayleaf e Sfursatt che si aggiungeva alla lotta nei 100 finali: Nayleaf all’interno tagliava per primo il traguardo ma la giura interveniva a modificare l’ordine di arrivo retrocedendo al terzo posto l’allievo di Luciano Vitabile, reo di avere intralciato i due rivali nella volata. Vittoria che così andava a Mystic Knight, con Claudio Colombi in sella per il training di Renato Discepolo, su Sfursatt.

 

 
Bell’Imbusto sigla il Premio Dormelletto con un autorevole percorso di testa (Foto Dena – Snaitech)

Convegno infrasettimanale da San Siro con diverse prove di qualità. La moneta più ricca del pomeriggio era il Premio Dormelletto, condizionata sui 1700 metri in pista media riservata ai giovanissimi che potrebbe fungere da trampolino di lancio verso il Campobello o addirittura verso il Gran Criterium. Reduce da un vittorioso percorso d’avanguardia a Capannelle, Bell’Imbusto ha ripetuto anche a San Siro un vigoroso percorso di testa: con Dario Vargiu in sella, il cavallo di Alduino Botti ha scandito ritmo allegro e non ha mai permesso ai rivali di avvicinarlo. Una vittoria autorevole, che impone per il portacolori di Gaetano Ledda un confronto con coetanei di livello. Il team Botti ha fatto en plein grazie a Sens Of Emperor, finito bene alla distanza a battere Karaki, che era apparso un filo in difficoltà a inizio dirittura ma si è ripreso e ha lottato sino in fondo. The King Geremia ha seguito dal via il vincitore ma nei 150 finali ha accusato la fatica calando e chiudendo quarto. Mai nel vivo Callistemon.

Il pomeriggio proponeva poi tre HL molto interessanti. In lista di attesa già da diversi turni, Tempus Iggannadu ha finalmente trovato la sua corsa nel Premio Quadronno, sui 1600 metri in pista grande per cavalli di 3 anni e oltre: pennellato da Antonio Domenico Migheli, il grigio si è esibito in una splendida progressione al largo di tutti per stampare sul filo di lana un generoso Armageddon, con Dulciboy terzo a ridosso e Najmuddin quarto dopo aver corso da leader sino ai 150 finali.

Reduce da un’ottima estate varesina, Desire To Fire ha confermato l’ottimo momento di forma anche in queste prime uscite autunnali a San Siro: quarto con qualche recriminazione (percorso poco pulito) nel Premio Trenno HP, l’allievo di Diego Dettori si è rifatto con gli interessi nel Premio Armando e Roberto Renzoni, sui 2000 metri in pista grande per cavalli di 3 anni e oltre: acquattato dietro Notturno Ligure (pungolato lungo il percorso da Allimac), il portacolori di Alessio Laudani si è portato ai lati del battistrada in retta anticipando le mosse di Siberius, ai 300 finali ha allungato di scatto e ben sostenuto da Nicola Pinna ha respinto sino in fondo ai tentativi del rivale di Cristiano Fais, che comunque si è confermato in ripresa. Per il terzo posto Tout A Fait si è salvato dalla gran rincorsa di Siang.

Ovvio, il riscatto: quarto all’ultima uscita con tante recriminazioni per non avere trovato spazio nel momento topico, l’allievo di Marco Gasparini si è rifatto con gli interessi nel Premio Paolo Vietto Violi, l’Handicap limitato sui 1200 metri in pista dritta per cavalli di 3 anni, piazzando una stilettata micidiale con cui ha “impallinato” i rivali di giornata. Eppure anche stavolta per un attimo si è paventato il rischio di un percorso sfortunato, ma Gavino Sanna è stato bravissimo a incunearsi tra i cavalli e il suo allievo ha piazzato un cambio di marcia notevole, togliendosi così la qualifica di maiden. Stampati in zona traguardo Sopran Chris, Puo Succede e Torch Lit, terminati in quest’ordine nel classico “fazzoletto” e tutti molto validi nelle loro prestazioni.

L’eccezionale score del team Tavazzani si arricchisce con un altro successo. Per papà Aldo siamo a quota 14 centri da trainer nell’annata, di cui 10 sulla pista milanese; per la sempre più brava Virginia le statistiche dicono 11 vittorie dal 1 gennaio, 8 delle quali a S.Siro anche se la “perla” rimane l’affermazione nel Domenico e Sergio Arnaldi a Roma, il giorno del Derby. A Milano il team viaggia su una straordinaria percentuale realizzativa del 50%, per di più ottenuta con soggetti che stanno andando ben al di là elle aspettative, come ad esempio Souvlaki che in questa Coppa D’Oro Emilio Badini, valida come qualifica al Premio Bottanelli, ha centrato la terza vittoria nelle ultime quattro uscite: in testa dal via, la figlia di Helmet è ripartita in retta appena si è paventata la minaccia di Solfeggio e non si è fatta avvicinare. Accoppiata tutta al femminile con la portacolori di Danila Cherio e Eugenio Goldin, mentre Voluntary ha concluso terza per vie interne.

All’esordio sulle piste italiane, Captain Magnum si è presentato bene centrando la vittoria nel Premio Museo del 900, la maiden sui 1000 metri in dirittura per cavalli di 2 anni: ora agli ordini di Luciano Vitabile difendendo la giubba del signor Luigi Ginobbi, l’ex allievo di Archie Watson ha corso ai lati di Many Kisses per passare ai 200 finali e mantenere a distanza di sicurezza Fulgentia, costretta a manovrare dallo steccato verso l’esterno per superare Many Kisses e seguire il vincitore al traguardo. Many Kisses è calata nell’ultimo furlong chiudendo terza, il deb Ormeasco dopo avvio poco brillante ha perso contatto ai 300 finali.

Arrivo spettacolare nel Premio Masate, l’handicap sui 1700 metri in pista media per i cavalli di 3 anni che ha chiuso la riunione: se la sono giocata in foto i due allievi di Stella Giordano: Lekhin, ai lati del battistrada sin dal via, ha temporeggiato il più possibile in retta, rompendo gli indugi solo ai 300 finali e tentando l’allungo su Rosetta O’Hara, i due seguiti da Trafalgar alla ricerca disperata di un varco: varco che si  aperto solo ai 100 finali, in tempo comunque per permettere ad Antonio Fresu di lanciare la sua allieva che sul palo ha apparigliato e beffato il compagno di box, mentre al largo di tutti è finita fortissimo Lady Bardiggiana battendo per il terzo posto Rosetta O’Hara.

 

Fonte : Ippodromimilano.it