14/09/2020. Risultati Milano Galoppo delle riunioni del weekend appena trascorso (sabato 12 e domenica 13): MERA DI BREME, SCATTO RISOLUTORE – TELEPATIC GLANCES, UN NOME DA TENERE IN MENTE

 
 
 
Mera di Breme mette in riga i rivali nella prima eliminatoria del Cavallo di Leonardo Mile (Foto Dena – Snaitech)

Andrea Mezzatesta ha aperto e chiuso la domenica milanese di galoppo: monta pulita ed energica in entrambe le occasioni per il jockey romano. Nella prima eliminatoria del Cavallo di Leonardo Mile, l’handicap sui 1600 metri per cavalli di tutte le età che ha chiuso la riunione, Mezzatesta era in sella a Mera di Breme, unica 3 anni al via: la cavalla allenata dal team Biondi ha agito in seconda posizione tenendo nel mirino l’inatteso battistrada Declarationoflove, ha mosso a metà retta passando nell’ultimo furlong e ha resistito con sufficiente sicurezza ai tentativi dei rivali. La volata per il secondo posto è stata risolta di misura da Elixir of Life, nonostante un tragitto tribolato in retta, su Harbour A Secret e Global Myth.

Nel Premio Ocala, la “vendere” sui 1400 metri in pista circolare che ha aperto la riunione, lo schema era stato pressocchè identico con l’ospite romana Lightnevergoesout, che scendeva di livello avendo provato l’avventura in condizionata nel periodo: sistemata in seconda posizione alle spalle della leader Destination West, la cavalla di Vincenzo Fazio è partita all’attacco a metà dirittura e ha lasciato sul posto la rivale con uno scatto autorevole, mentre la battistrada in zona traguardo è stata sopravanzata da Deron Kit per il secondo posto.

Non è qualche si suol dire un “vincente nato”, Solitary Love: in ventinove uscite, il portacolori di Luigi Batzella ha vinto soltanto una volta: è il tipico cavallo cui deve venire tutto bene, e nel Premio Tonale, l’handicap di minima sui 2400 metri in pista circolare, l’evenienza si è verificata anche per la bravura di Nicola Pinna: Solitary Love ha preso come punto di riferimento la favorita Worth My Time, ne ha sfruttato il più possibile la scia nella volata in retta, quindi ha spostato nelle ultime battute e l’ha sopravanzata di precisione in zona traguardo, dopo che l’allieva di Angelo Mattei aveva respinto l’attacco interno di Fil Fede Xam, poi ancora terzo sul traguardo. 

Vittoria “con la pipa in bocca” invece per Secret Mountain nel Premio Corsico, l’handicap sui 2000 metri per purosangue di 3 anni: in scia alla battistrada Plusbellelavie, la cavalla di Eugenio Goldin montata da Ivan Rossi in retta ha presto affiancato la rivale, ha tergiversato il più a lungo possibile aspettando che da dietro arrivasse qualche rivale, ma visto che non si è profilato nessuno nell’ultimo furlong ha allungato, solo blandamente eppure vincendo di due lunghezze e mezza senza minimamente forzare. Impressione di netta superiorità (in una categoria non trascendentale chiaramente) per una cavalla che affrontava la distanza per la prima volta e potrebbe avere scoperto la sua dimensione ideale. Plusbellelavie in testa non si è risparmiata e pur sorvolata dalla vincitrice è rimasta chiara seconda: la volata per il terzo posto è stata vinta da Long Island su Nathan Mistery.

Bis per Nicola Pinna nel Premio Casarile, l’altro handicap per i cavalli di tre anni ma sui 1600 metri in circolare. Anche qui la superiorità del vincitore Lekhin sui rivali di giornata è parsa evidente: dalla quarta posizione, l’allievo di Stella Giordano ha mosso appena in retta ricucendo in poche battute il gap dalla fuggitiva Miss Pinky Pie, prima dell’ultimo furlong l’ha liquidata e ha allungato sicuro verso la meta. Innovate non ha anticipato le mosse del vincitore preferendo gestire le energie e scattando ai 300 finali per centrare il secondo posto davanti a Dubai Marine che ha preceduto Aron Secret.

Nella prima eliminatoria del Cavallo di Leonardo Classic, è intervenuta la Giuria (per l’ennesima volta del periodo) a modificare l’ordine di arrivo. Reo del “fallo” costatogli la retrocessione dal primo posto l’allievo Salvatore Saiu, che in sella al pesino Say You Do dopo avere seguito dal via la battistrada La Grande Assente, è scattato ai 200 finali staccando il gruppo ma al momento del sorpasso ha “chiuso la porta” a Prato Mariante che provava a filtrare all’interno: il glorioso pensionario di Sabrina Zucchelli è stato costretto a ripartire da fermo e ha poi lottato nella convulsa volata terminando quarto dietro Punta di Diamante e Mati Megabyte. Say You Do è stato così retrocesso al quarto posto (dietro al cavallo vittima del danneggiamento) mentre la vittoria è andata all’ospite toscano Punta di Diamante, con Mario Sanna in sella, finito forte a centro pista evitando la bagarre in pancia al gruppo.

Sebbene al rientro dopo undici mesi di stop, Lamarck ha fatto valere i diritti di una classe superiore siglando il premio Lazzate, la reclamare sui 1800 metri in pista circolare per cavalli di 3 anni e oltre: con Luca Maniezzi in sella, l’allievo di Karoly Kerekes è avanzato in retta superando prima del paletto dei 200 finali Barbizon Plaza e si è disteso facilmente verso il traguardo. Barbizon Plaza ha trovato al via l’opposizione di Alanui e si è adeguato in seconda posizione senza potere attuare la consueta tattica d’avanguardia: ai 400 finali è passato in vantaggio provando l’allungo, nulla ha potuto sulla progressione del vincitore ma ha salvato il secondo posto da Sweet Chili.

 

 
L’ottimo debutto di Telepatic Glances nel sabato di San Siro (Foto Dena – Snaitech)

Due interessanti prove per debuttanti di 2 anni sulla distanza dei 1700 metri in pista media reggevano il cartellone del programma milanese di sabato. Nel Premio Bergamina, la prova riservata a maschi e castroni, ha colpito duro Bruno Grizzetti con Wopart, un erede da Helmet e Arte Volante (fratellastro pertanto dell’interessante Air Comfort): con Gerard Mosse in sella, il portacolori della Immobiliare Casa Paola ha strappato il comando dopo circa 600 metri a Carrobbio, ha gestito il ritmo (con qualche piccola difficoltà in curva e in retta ha respinto colpo su colpo all’attacco prolungato portando dal rivale, ben sostenuto dal jockey francese. Carrobbio ci ha provato con insistenza, per un attimo ha dato l’impressione di poter prevalere, ma nei 100 finali il rivale è riuscito a rimettere mezza figura davanti. Il dormelliano Brett (giocato) ha seguito in terza posizione e ha mantenuto il piazzamento senza tuttavia riuscire a inserirsi nel discorso vittoria. Quarto Il Ginodellecacce, ancora molto verde.

Ma più interessante è stata la prova femminile, il Premio Pontenure, che ha visto la vittoria di Telepatic Glances, una erede da Pride of Dubai e Caveran (quindi sorellastra di Glimmies che a Milano è stata seconda nel Mantovani Listed vinto da Birthday Party) che veste la giubba dubaiana di Belyouha Abdulrahman Saeed Bin Majed. Telepatic Glances si è mossa con grande sicurezza nelle mani di Antonio Fresu, prendendo come punto di riferimento la favorita Stay On Track che ha pedinato come un’ombra per poi attaccarla con veemenza nei 250 finali e passare netta all’epilogo, mostrando di muovere molto bene le gambe. Il team Endo Botti-Cristiana Brivio non è solito spingere a fondo con gli esordienti, e ciò accresce la curiosità attorno alla vincitrice. Altrettanto positiva l’impressione destata da Stay On Track, sconfitta ma con l’onore delle armi, mentre a oltre cinque lunghezze Sadalsuud ha preceduto Sopran Kalypso per il secondo posto. Per la cronaca, Telepatic Glances ha vinto con il tempo di 1.47.5, quattro secondi in meno di quanto fatto da Wopart nella prova maschile.

Due “pennellate” di Dario Vargiu nel corso del pomeriggio, a conferma del grande senso del traguardo del top jockey di Oristano. La prima in sella a Overly Sweet nel Premio Levi, la maiden sui 1500 metri in pista media per cavalli di 3 anni: il portacolori di Stefano Botti da centro gruppo si è portato progressivamente a ridosso delle prime posizioni, in retta è sembrato patire l’allungo a traguardo lontano operato dal battistrada Lucechericama sotto l’attacco di Punta Ala, ma nei 30 metri finali è tornato sui duellanti ormai in difficoltà passandoli in tromba e al contempo salvandosi dal finale di Angels Tread, ingambatasi molto bene nei 300 finali. Lucechericama ha conservato il terzo posto su Punta Ala.

L’altra vittoria nella prova di chiusura, il Premio Fizzonasco valido come TQQ, con Duchessa di Alba, sempre per il training di Alduino Botti: acquattata in pancia al gruppo, la portacolori della scuderia Quafin, è scattata in retta passando e salvandosi dal finalone a centro pista di Duke of Brandon, costretto a sprintare dalle posizioni di coda. Time Leon, Goccia Bianca e Sopran Chris hanno completato l’ordine del Quinte’.

Nel Premio Nemesi, l’handicap sui 1800 metri in pista media riservato alle femmine di 3 anni, è arrivato il primo successo di Val Badia per i colori di Klaudia Freitag: gara condotta da Mandorla con il gruppo ancora compatto ai 400 finali che si è schierato a ventaglio: l’ex portacolori della Ste.ma. ha così trovato un comodo varco tra le cavalle e si è profilata ancora in mano in prima linea, poi nei 100 finali è stato bravo Antonio Domenico Migheli a sospingere la sua allieva respingendo la minaccia portata all’interno da Oakville, finita bene dopo aver faticato un pò a trovare il varco. Buon terzo posto per Maeva di Breme che ha rimontato la battistrada Mandorla.

Spettacolare l’arrivo del Premio Basiglio, l’handicap sui 2000 metri in pista media per i cavalli di 3 anni. Nonostante avesse perso l’avvio e fosse ancora in ritardo dal gruppo sulla curva finale, Sensational Guy si è reso protagonista di una lunga e avvincente progressione a centro pista che alla fine l’ha visto emergere sulla battistrada Wonder Fall e su Gavila. La giuria prima di convalidare l’ordine di arrivo ha rivisto il filmato per analizzare la deviazione di Sensational Guy verso l’interno di cui ha fatto le spese Gavila: la deviazione c’è stata ma è stata giudicata ininfluente e pertanto l’arrivo è stato convalidato.

L’eccezionale strike-rate del team Tavazzani continua a crescere: neppure i 76 chili sono riusciti a fermare Larmor nel Premio Soroptimist, la seconda eliminatoria del circuito Bottanelli, sui 2000 metri. Bravissima Virginia Tavazzani in sella al top weight il quale ha corso costantemente a ridosso delle prime posizioni, in dirittura si è gettato sullo steccato e nell’ultimo furlong si è materializzato all’interno di Solfeggio (leader dal via pungolato da Mr Eugenio) e di Clean Sweep per allungare sicuro in barba al pesone. Clean Sweep ha accusato la fatica nei metri finali venendo battuto anche per il secondo posto da Voluntary, in recupero per linee interne.

fonte : ippodromimilano.it