09/12/2019. Mercoledì 11 ricco alle Bettole, riunione che inizia con amazzoni e gentleman riders, prosegue con un hp per femmine, poi all’opera ci sono i puledri e gli specialisti del dirt (a cura di Jacopo D’Elia in collaborazione con Trotto&Turf) // Grizzly a Ferro e Foco (a cura di Liliana Pennati in collaborazione con Trotto&Turf)

 

Bellissima riunione di corse a Varese.

Danno il via al pomeriggio di corse i gentleman riders e le amazzoni con la prima delle due prove a loro dedicate. Il Premio Sc. Edo Grizzetti, un handicap ad invito sul chilometro e mezzo del tracciato in sabbia, l’unico che ci accompagnerà per tutto l’inverno. Possono subito replicare il recente successo sia Brema che Keep Right, che hanno vinto molto bene e partiranno probabilmente favoriti con quota intorno all’1 e 1/2 o 2/1. Proviamo ad azzardare allora una sorpresa, Graziotto, che da 8/1 in su potrebbe essere la giocata più remunerativa, specie piazzato. Attenzione
anche a Souvlaki e a Tochiro, almeno per un piazzamento.

Molto aperto il Premio Sc. Valmolina, un handicap sui 1950 metri riservato a sole femmine, che ha in Shimmeringlady ed Elenoire due possibili protagoniste, specie se ci sarà ritmo davanti. Una quota simile per entrambe intorno a 4/1 perché la corsa è davvero intricata poiché anche Darsa e Stella del Deserto stanno correndo in maniera positiva e Fragore ha un peso da sparo oltre che ad essere ben montata.

Nel Premio Sc. Pamal, la terza corsa di giornata, si rinnova lo scontro tra Bovaglie e Goldfinger, terminati nell’ordine in un recente confronto nel quale l’ha spuntata di poco la femmina. Pronta rivincita per il top weight da 2/1 in su, che guadagna qualcosa al peso e può tenere dietro la rivale. La concorrenza non manca visto che sono bene in corsa Grace Tango, che corre col peso bloccato dopo la vittoria di Treviso, L’Intoccabile e la novità Trip to Heaven, terza a grossissima quota nella corsa citata in precedenza.

Ecco i puledri in azione nel Premio Sc. Castelverde, dove regna l’incertezza soprattutto legata al fattore sabbia: l’adattabilità alla superficie è fondamentale per emergere in questi contesti. Piace la chance di Sopran Chris, che aveva corso bene sul tracciato in erba e pronto al risalto pieno. Da 5/1 in su si va con lui altrimenti i suoi compagni di training hanno a loro volta possibilità evidenti e parliamo di Ferro e Foco e Rosetta O’Hara. Non bisogna dimenticare Brezza dei Grif, Lady Bardiggiana e Lekhin.

L’altra prova per i non professionisti, il Premio Sc Tre.Vi ha in Larmor un peso massimo e un favorito piuttosto attendibile. A 2/1 si gioca con fiducia anche se Grey Anita è un’alternativa valida, sempre positiva sul tracciato e spesso anche un po’ sfortunata. Tuxen appartenente a un team velenoso e può mettere tutti d’accordo. A seguire attenzione a Stanott e a Mr Business.

Si chiude con la prova clou del convegno, il Premio Sc. Elite, una sorta di GP per gli specialisti del dirt. E non si può che guardare in alto alla scala dei pesi, con due dei migliori performer del tracciato in sabbia, ovvero Americanism e Alshalaal, che partiranno presumibilmente co-favoriti con quota tra l’1 e 1/2 e il 2/1. Certo non può parlarsi di match visto che Sopran Dante è imbattuto nelle due uscite sul dirt ma deve venire avanti se li vuole impensierire. Magic Jazz ha vinto molto bene a Milano e deve confermarsi, occhio a Solitary Love e a Mati Megabyte: a 50 kg sulla sabbia amica è un fattore da non sottovalutare.

Jacopo D’Elia in collaborazione con Trotto&Turf

 

Grizzly a Ferro e Foco

 

Mercoledì corre il puledro di Davide Livermore

Non è vero che l’ippica è uno sport ormai superato che non interessa più a nessuno. Basta leggere il campo partenti di mercoledì di Varese, 66 cavalli in sei corse non si vedevano da tempo, e poi l’occhio cade inesorabilmente sul nome del proprietario di un puledro dichiarato alla quarta del convegno: Ferro e Foco appartiene al regista del Teatro La Scala di Milano, Davide Livermore, alla ribalta proprio in questi giorni con il successone della Prima della Tosca di Giacomo Puccini.


Davide Livermore dopo gli applausi per la Tosca.
Sopra Bruno Grizzetti & Davide Livermore.

Bruno Grizzetti ci racconta del loro incontro: <Ci siamo ritrovati ospiti dell’amico comune Alexander Pereira in occasione della Prima dell’Attila, l’anno scorso. Me lo presentò e nacque subito una reciproca simpatia e grossa empatia per la passione che non sapevo di avere in comune con lui: l’ippica. Non ero al corrente del fatto che provenisse da una famiglia storicamente legata al nostro ambiente, suo padre fu caporale delle Scuderie Dormello Olgiata e De Montel. Davide Livermore è cresciuto tra le scuderie di San Siro e i cavalli diventarono presto la sua ossessione tanto che cominciò a disegnarli a 6 anni. Insomma, è un vero ippico! Oggi abbiamo in società un gruppo di otto soggetti di qualità, alcuni dei quali acquistati in Irlanda. Sei-sette mesi fa ha ottenuto i colori ai quali ha abbinato la tinta del viola, la sua preferita, e sia sul fronte che sul retro della giubba ha aggiunto le iniziali delle sua famiglia, formata da veri artisti, e i simboli dei suoi ricordi. In scuderia mi ha chiesto di mettere in sottofondo la musica di Mozart perché è scientificamente provato che migliora la qualità della vita di persone e cavalli>.

Parliamo ora di corse, visto che insieme a Ferro e Foco nell’handicap per puledri sui 1400 metri Bruno ha dichiarato altri due soggetti: <Sopran Chris secondo me sarà il favorito della corsa. E’ un cavallo in netto progresso e con questi chili penso che abbia prima chance. Tatticamente si sbriga a partire. Rosetta O’Hara è reduce da una prestazione romana incolore, secondo me non si è trovata sul fondo dell’all weather: penso che si adatterà molto meglio alla sabbia varesina. E’ una puledra regolare che fa sempre il suo dovere per cui sono fiducioso. Ferro e Foco ha appena vinto a Varese, sui 1000 metri, e nonostante avesse dato l’impressione di gradire qualche metro in più penso che rimarrà un velocista provetto in quanto da genealogia i suoi consanguinei rendono al meglio tra i 1000 e 1200 metri. Con lui proviamo i 1400 per vedere come li affronta visto che è in piena forma>.

Altro soggetto di scuderia al via alla prima del convegno, l’handicap riservato agli anziani affidati ai gentlemen riders e amazzoni: <Souvlaki è una cavalla da handicap, perfetta per questo tipo di corse nelle quali si trova una bassa andatura. E’ duttile e si adatta a tutte le distanze tra i 1500 e i 1900 metri. Si è fatta tutta la stagione però è molto affiatata con Virginia e ha una chance sicura in questa compagnia>.

Domanda d’obbligo prima di salutare Bruno: c’è chance di vedere apparire il Maestro Davide Livermore all’ippodromo per veder correre il suo cavallo? <Non questa volta, parte oggi pomeriggio (lunedì n.d.r.) per raggiungere il Teatro Royal Opera House Muscat in Oman…>.

Liliana Pennati in collaborazione con Trotto&Turf