20/05/19. Roma Capannelle, Derby Day del 19/05/19: Frankie Dettori e Cristian Demuro i grandi protagonisti. Di seguito commenti e risultati delle corse.

 

 

Comunicato stampa – 19 maggio 2019

136° Derby Italiano Sisal Matchpoint 

Domenica 19 maggio 2019, il Derby Day all’Ippodromo Capannelle.

Neppure la pioggia battente che ha flagellato a scrosci violenti la Capitale per tutta la mattinata ha avuto il potere di dissuadere il numeroso e colorato pubblico che ha riempito le gradinate dell’ippodromo Capannelle nel giorno dell’evento più importante del galoppo nazionale, il 136° Derby Italiano Sisal Matchpoint (2.200 metri – 704.000 euro di montepremi). 

Un’autentica liturgia che si ripete, anno dopo anno, da oltre un secolo; due minuti e mezzo di gioie, speranze, attese, passione e sogni, da vivere tutti d’un fiato, per celebrare la vittoria del miglior cavallo purosangue di tre anni. 

Una corsa epica che da sempre rappresenta il sogno, il desiderio, il fiore all’occhiello di ogni operatore del settore. 

Dopo il Dubai Day di fine aprile che ha visto la disputa sulla stupenda pista di Roma, delle “classiche” Parioli e Regina Elena, il Derby Day è stata la seconda straordinaria giornata dell’ippica romana (la terza sarà ad inizio novembre, il Roma Champions Day). 

Presente all’Ippodromo Capannelle anche Daniele Frongia, Assessore allo Sport di Roma Capitale: «Nonostante il meteo, questo Derby Day è stata una bellissima festa. Tanta gente e l’atmosfera giusta. Abbiamo accettato l’invito di Hippogroup e siamo presenti come Amministrazione Capitolina anche con il Presidente della Commissione Sport Angelo Diario perchè riconosciamo l’importanza di Capannelle nel panorama dell’ippica non solo capitolina ma anche nazionale. Proprio per questo ci siamo rivolti più volte al Mipaaft perchè siamo ben consapevoli che esiste un problema dell’ippica a livello nazionale sul quale noi possiamo fare ben poco, se non concentrarci a livello locale. Per questo abbiamo aperto una finestra che Hippogroup sfrutterà nelle prossime settimane e ci saranno approfondimenti amministrativi per trovare una soluzione. L’ippodromo di Capannelle è strategico, un polmone verde nel cuore della città ed è interesse nostro, come Amministrazione di Roma Capitale, tenerlo aperto e vivo

Dichiarazioni apprezzate da Elio Pautasso, amministratore delegato e direttore generale di Hippogroup Roma: «Siamo onorati della presenza del Ministero e del Comune di RomaDa questo punto di vista una giornata da ricordare perchè erano molti anni che i rappresentanti di Roma Capitale non venivano a trovarci il giorno del Derby. Alla fine è venuta fuori una bella giornata, si è aggiustato anche il meteo. Tanta gente in un ippodromo vestito a festa e questo per noi è molto importante». 

 

Le corse nel dettaglio:

136^ Derby Italiano SisalMatchpoint

Vince Keep on Fly – Demuro Cristian – A. Botti Srl Soc Al Di Botti Alduino – Dioscuri Srl

Il marcatore di tendenza registra ben sei vincitori sellati Botti degli ultimi otto, cinque su sei, tre volte hanno piazzato un trio, due volte l’accoppiata (tre volte l’accoppiata anche di colori), due volte sono andati vicino a vincerlo con una femmina – Sound of Freedom fece seconda, Flower Party terza -, il cruccio di Felice Villa, peraltro già con un poker in carniere a firma Endo, Fabio (due) e Cristian. Strenua la difesa Incolix, due i sigilli Diego Romeo in nove anni – Worthadd fu anche l’ultimo a centrare entrambe le classiche, Mirco sopperì magicamente alla dubbia tenuta – ottenute con due allenatori diversi, Caruso e Grizzetti, dell’ultima (2016, una perla di Darione con Saent) riecheggia ancora la risata omerica dell’ingegnere rimasta ad aleggiare sulle tribune. Cristian Demuro è a caccia della terza consecutiva (è a quota tre negli ultimi cinque anni), impresa che non riesce da tempo immemore (Regoli ne infilò 5 dal 1919 al ’23). Con queste premesse non sorprende che il plotone di Cenaia rappresenti metà del campo partecipanti odierno. La bulgara Irish Girl si garantiva un minuto sotto i riflettori prendendo il comando delle operazioni davanti a Jighen e Trita Sass, il quale rompeva gli indugi non appena entrati in dirittura trascinandosi la favorita Call Me Love, Mission Boy e Frozen Juke. Ai quattrocento Carlo Fiocchi in sella al portacolori Blueberry sferrava l’attacco e sembrava poter disporre dei suoi immediati inseguitori ma non aveva fatto i conti con la pazienza certosina di Cristian Demuro, tenacemente impegnato a metter sulle gambe Keep on Fly (Rip Van Winkle) e col passare dei metri accorciava il distacco fino ad  infliggere la ferale stoccata in prossimità del palo all’attonito avversario Mission Boy. Straordinaria, magistrale, leggendaria interpretazione di questo ancor giovane jockey in sella al portacolori Dioscuri, allenato….of course, dai Botti, giunto alla terza vittoria consecutiva. Nelle convulse fasi decisive, Mission Boy ondeggiava verso l’esterno ostacolando la femmina della Effevi, Call Me Love, ma i commissari – prontamente intervenuti – non modificavano l’ordine di arrivo. Al quarto chiudeva uno stoico Frozen Juke dietro al trio di Cenaia.

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Premio Presidente della Repubblica Università Campus Bio-Medico di Roma

Vince Stormy Antarctic – Dettori Lanfranco – Walker Ed – Pak Kwan Siu

Il premio Presidente della Repubblica, Gr. II per gli anziani sui 1.800 metri vedeva l’invader Stormy Antarctic (Stormy Atlantic) nettamente favorito, forte di un ruolino di marcia e di una caratura superiore rispetto ai quattro avversari odierni. Appartenente al sig. Siu Pak Kwan in allenamento da Ed Walker, il castrone sauro, nelle sapienti mani di Frankie Dettori, si costruiva la corsa fin dal via, scandendo parziali a piacimento fino all’ingresso in retta, per poi imprimere violenta accelerazione con la quale lasciava come immoti gli avversari, un etereo librarsi verso il traguardo, tagliato agevolmente con quattro  lunghezze di vantaggio davanti ad Anda Muchacho – prodigatosi in un dispendioso inseguimento su terreno avverso – , Wait Forever e Dirk.

L’Università Campus Bio-Medico di Roma ha scelto di entrare a pieno titolo nel mondo dell’Ippica anche grazie al recente accordo stipulato con la scuderia EFFEVI s.r.l. del proprietario Felice Villa, che si impegnerà a devolvere il 50% dei premi vinti  dal cavallo HOLY WATER per finanziare diversi progetti benefici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma: borse di studio per studenti con scarse possibilità economiche (scelti da UCBM dopo selezione) e cure mediche per persone meno abbienti presso le strutture sanitarie del Campus.  

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Premio Carlo D’Alessio

Vince Assiro –  Mezzatesta Andrea – Sc Soc Al Biondi Raffaele Srl – Roveda Luigi Pietro

La giornata si era aperta con il Gr. III per gli anziani sul miglio e mezzo della pista derby, in memoria dell’Avvocato Carlo D’Alessio. “Quando eravamo Re”, il Tigre fu il primo italiano a vincere una classica inglese dai tempi del cavalier Ginistrelli (1908 Signorinetta ad Epsom), di fatto il primo dei tempi moderni. Lo fece grazie a Bolkonski nelle 2000 ghinee 1975, bruciando sul palo un altro dei nostri, il Vittadini Grundy, e l’anno successivo fu anche il primo, dal 1835, a bissare le 2000 ghinee, grazie a Wollow e fu doppio anche per Cecil e Dettori!

Detto delle terrificanti percentuali del team di Cenaia nei recenti Derby, nonostante la pronta vendita di qualche pregevole 3y, rimane nelle loro mani gran parte degli stayers anziani di valore per la stagione successiva, e il trend del D’Alessio assume anzi proporzioni bulgare, sette vincitori nelle ultime otto edizioni e un runner-up (Keshiro dietro a Orsino), striscia aperta di quattro consecutive. Lo svolgimento estremamente tattico e il terreno molto faticoso, volgeva a favore dei due cavalli meno attesi, Assiro (Declaration Of) e Azzurro Cobalto, piombati al centro della pista sul battistrada Presley nell’ultimo furlong e terminati nell’ordine davanti al favorito O’Juke, imbrigliato dalla melina che ne vanificava la miglior attitudine alla distanza. Andrea Mezzatesta, in sella al pupillo di casa Biondi, si mostrava impeccabile nello sferrare l’attacco risolutore anticipando le intenzioni di Fabio Branca. Presley chiudeva il quadro, con Dario che aveva provato a risolverla accelerando bruscamente poco dopo l’ingresso in dirittura, mentre completamente a disagio era Henry Mouth.

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Premio Alessandro Perrone

Vince Adelina – Vargiu Dario – A. Botti Srl Soc Al Di Botti Alduino – Botti Stefano

Nel chilometro allungato del Perrone, listed riservata alle femmine di due anni, Darione prendeva lesto la testa con Adelinda (Zebedee) e arroccatasi allo steccato la puledra griffata Stefano Botti non si faceva più avvicinare, rintuzzando l’assalto esterno di Aisa Dream e Visayas. Completava il marcatore l’altra allieva di Fazio, Can Be Fatal.

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Premio Mauro Sbarigia

Vince ArmageddonDemuro Cristian – A. Botti Srl Soc Al Di Botti Alduino – Sc Ste.Ma Srl

Anche nella listed per i tre anni sul miglio che ricorda l’araldo per antonomasia delle gesta ippiche di Carlo D’Alessio, Mauro Sbarigia, la legge Botti è terrificante nel recente periodo, cinque vittorie in sette anni e, come nel D’Alessio, striscia aperta di quattro a seguire. Entusiasmante il duello testa a testa negli ultimi quattrocento metri, tra il favorito Pensiero d’Amore (Zoffany) e la prima alternativa Armageddon (Le Vie Infinite), con Cristian Demuro che pescava le ultime preziose stille di energia dal serbatoio del portacolori Ste.Ma. per rimontare nei pressi del traguardo il targato Effevi con Dario Vargiu già pregustante la vittoria. Al terzo posto, con un prodigioso ma tardivo recupero, terminava a ridosso dei primi due il granitico Tempus Iggannadu – mai peggio di terzo in sette uscite – davanti al regolarissimo -  mai oltre il quarto in sei sortite italiane -  Gates of Horn. Legge dunque rispettata, sesta vittoria in otto anni e striscia aperta – interrotta nel D’Alessio – di cinque a seguire.

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Premio Tudini

Vince Buonasera – Anna Mario – Giannotti Pierluigi – Sc Cavalli Da Corsa Giannotti P.

Nel Tudini, Gr. III per tre anni e oltre sui 1200 metri in dirittura, assunto a quota shock per la femmina  Buonasera (Zebedee), colori e training di casa Giannotti, intervenuta al centro dello schieramento nel tratto finale per sottomettere la favorita portacolori Colle Pappa, Charline Royale – leader fin dai primi metri – salvatasi di una narice dall’affondo del tre anni della Nuova Sbarra, Foot of King, mentre al quarto terminava l’altro allievo di Endo Botti, Trust You. Puntuale ed energica la monta di Mario Sanna, in sella alla vincitrice.

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Non solo Corse

Nella giornata più importante del galoppo nazionale, per accogliere nel migliore dei modi tutti gli appassionati ma anche coloro che si sono avvicinati per la prima volta al meraviglioso mondo del cavallo, Hippogroup Roma ha confezionato un appuntamento irrinunciabile capace di mescolare sport, internazionalità, stile ed eleganza anche grazie al fitto programma di eventi collaterali formato famiglia. L’Università Campus Bio – Medico di Roma ha allestito un villaggio dedicato alla scoperta del mondo della medicina con attività, giochi e laboratori per adulti e bambini. Il Pony Club targato ASI Sport Equestri, oltre al battesimo della sella a cui hanno partecipato gratuitamente tutti i bimbi presenti, ha organizzato giochi e percorsi ludico-didattici alla scoperta dell’universo ippico. Senza dimenticare la presenza dello Street Food Contadino con il truck delle migliori birre artigianali di Fustock birreria, e la Compagnia delle Bollicine con spettacoli, giocoleria e attività per gli ospiti più piccoli.

Foto Allegate: Demuro Cristian con Keep on Fly vincitore del 136^ Derby Italiano SisalMatchpoint. Ph Domenico Savi. Lanfranco Dettori con Stormy Antarctic vincitore del Premio Presidente della Repubblica Università Campus Bio-Medico di Roma. Ph Domenico Savi

 Fonte: HippoGroup