09/07/2018. FAI: EX SCUDERIE LIBERTY DE MONTEL A SAN SIRO, vanno all’asta e gli studenti del Leopardi ridisegnano le scuderie e vincono il Torneo del Fai

 

Le scuderie furono costruite dal nobile banchiere ebreo Giuseppe De Montel. I lavori iniziarono nel 1915 e furono conclusi tre anni dopo. In breve divennero fra le più prestigiose d’Italia, in diretta concorrenza con quelle leggendarie di Federico Tesio. La zona era una vasta distesa di prati dove correvano e si allenavano purosangue come Macherio, Ortello e Orsenigo. E qui venivano a galoppare anche i cavalieri del Savoia cavalleria di via Vincenzo Monti. L’arrivo del fascismo e delle legge razziali, però, azzopparono De Montel. Fu costretto a vendere tutto e a scappare. La struttura passò così alle Pie opere missionarie che nel Dopoguerra le affittò ad altri allevatori, ma la costante mancanza di manutenzione finì per comprometterne la competitività. Seguirono un lento declino, l’abbandono e poi, negli anni Ottanta, col passaggio di proprietà al Comune nell’ambito di una grossa lottizzazione, il completo degrado. In termini architettonici, le scuderie rappresentano una commistione tra lo stile Liberty Milanese e quello francese delle scuderie del duca di Condè a Chantilly dove sorge un ippodromo internazionale. Le scuderie sono adiacenti all’ippodromo di San Siro. Come questo edificio sotto la protezione delle Belle Arti, furono costruite dall’architetto milanese Vietti Violi, uno dei maggiori nel campo di queste costruzioni.

 

Le scuderie De Montel vanno all’asta…

 - Ven, 26/01/2018 – 09:10
 

Più punti alla qualità della proposta che all’offerta economica, ma ora ci sono anche le cifre da cui il Comune intende partire per «reinventare» cinque pezzi di città abbandonati al degrado.

 

«Reiventing cities» è il progetto lanciato contemporaneamente lo scorso 17 novembre da 19 metropoli di 14 Paesi del mondo, capofila il sindaco di Parigi Anne Hidalgo che promuove anche il tavolo C40 sull’ambiente. I Comuni mettono all’asta aree degradate che da soli non riescono a risanare, fissa un prezzo ma anche dei criteri ambientali a cui attenersi, e punteggi premianti per chi nel progetto garantisce più attenzione al verde o efficienza energetica. L’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran aveva già spiegato le linee guida del progetto e le aree coinvolte ma ieri a una platea di almeno trecento architetti, sviluppatori e operatori del settore ha fornito dettagli e basi d’asta. Bisognerà offrire almeno 2 milioni 59mila 600 euro per aggiudicarsi un terreno di 4.900 euro in via Serio, tra Fondazione Prada e il quartiere in costruzione «Symbiosis». Il progetto dovrà essere «in sinergia» con le attività culturali, di ricerca e innovazione già presenti nella zona. All’asta il mercati coperto di Gorla, in viale Monza, 970 metri quadrati che il Comune chiede di «reinventare» con funzioni ancora collegate all’alimentazione e progetti di inclusione sociale. Prezzo di partenza: 981.600 euro. Il bando internazionale è forse l’ultima spiaggia per salvare le ex Scuderie de Montel, gioiello liberty in zona San Siro che rischia di crollare. Ma i 16mila mq in quella location potrebbero attirare molta attenzione, e la base supera di poco il milione (1.183.500 euro), dovrà essere recuperato l’edificio storico con attività legate a sport, verde e tempo libero. Si continua con 610 mq in via Doria tra Loreto e Centrale oggi usati come parcheggio, prezzo di partenza un milione 53mila 500 euro, obiettivo «ridisegnare lo spazio pubblico». La quinta area è proprietà di Fs e vincolata già dalle linee guida fissate dall’accordo sugli ex scali. A bando quello di Greco-Pirelli, zona Bicocca: 62.189 mq all’asta con una base di 7 milioni di euro, il progetto dovrà prevedere almeno 21mila mq di alloggi low cost e il 60% della superficie a verde. I progetti vanno consegnati entro il 20 aprile, prima selezione a giugno, scelta dei vincitori a gennaio 2019.

 

 

“Così le Scuderie De Montel torneranno a galoppare”

Gli studenti del Leopardi ridisegnano le scuderie e vincono il Torneo del Fai

 

di SIMONA BALLATORE

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Gli studenti dell'Istituto Leopardi insieme al rettore Roberto Pasolini (NewPress)

Gli studenti dell’Istituto Leopardi insieme al rettore Roberto Pasolini (NewPress) 

Milano, 8 maggio 2018 – … E arriva il lieto fine: un progetto per salvarle, ripartendo però dal loro Dna. A firmarlo gli studenti di seconda dell’istituto europeo Leopardi di Milano e in particolare Filippo Indinimeo, Alessandro Fiechter e Alexia Xhafa - dell’indirizzo scientifico sportivo – che si sono aggiudicati il “Torneo del paesaggio” promosso dal Fai, riaccendendo la luce sul gioiellino liberty dimenticato…