GIOVEDÌ 15 GENNAIO 2015 Decreto “zozzeria” non valido, da riformulare! Buona notizia o solo una fervida illusione? Attendiamo…. // Le Associazioni rappresentative delle categorie ippiche riunite in IHRA (Italian Horse Racing Association), in seguito alla sentenza di annullamento del Decreto del 31.12.2013 disposta dal tribunale del Tar del Lazio, vogliono esprimere soddisfazione per il risultato, frutto dei reiterati sforzi delle Associazioni riunite in un unico percorso legale e che alla fine ha portato al successo le ragioni dell’ippica

 

 
 
 
Forse una buona notizia per l’ippica, o forse no! Abbiamo atteso qualche ora prima di trarre qualche conclusione più “reale” ed in linea con quello che accade nel nostro paese. Ieri è stato comunicato che il Tar del Lazio (Tribunale Amministrativo Regionale) ha accolto il ricorso delle Associazioni ippiche e di alcuni Ippodromi, contro la riduzione delle giornate di corse. Decisione adottata dal Ministero delle Finanze e dell’Agricoltura in seguito alla diffusione del decreto del 31 gennaio 2013, il cosiddetto “decreto zozzeria” che di fatto spalmava i crediti degli operatori ippici (quelli del 2012) in 3 anni e tendeva a ridurre drasticamente il numero delle corse per far fronte ad un debito mai sostenuto dall’ippica, ma frutto di un buco creato appositamente dall’allora Ministro Saverio Romano che ha…omesso circa 100 milioni destinandoli ad altri settori del Ministero. Cosa accadrà ora? Il Montepremi tornerà ad avere circa 35 milioni “cassati” dal Decreto? Può essere, ottimisticamente è così anche per un discorso di giustizia sostanziale, ma formalmente può accadere anche il contrario e cioè che venga ribaltato l’esito, essendo la sentenza appellabile al Consiglio di Stato e dunque..suscettibile di capovolgimento. Vedremo cosa accadrà, sinceramente non ci aspettiamo nulla dal punto di vista economico, ma comunque speriamo… intanto ecco il comunicato diffuso ieri da Agipronews e di cui vi diamo conto: Dovrà essere riformulato dal Mipaaf il decreto del 31 gennaio 2013 (sul trasferimento delle funzioni e delle risorse ex Assi) che imponeva una drastica riduzione del numero delle corse nell’arco di tre anni e il dilazionamento dei crediti vantati dagli operatori del settore relativamente ai premi del 2012. E’ quanto ha stabilito il Tar Lazio nella sentenza che accoglie il ricorso presentato dalle categorie ippiche. “Il piano di rientro e il provvedimento impugnato che ne dispone l’approvazione sono illegittimi per difetto di motivazione”, si legge nella sentenza della sezione seconda ter. Secondo i giudici, il decreto “ha disposto tagli lineari delle spese senza ricorrere ad analisi di tipo qualitativo”. Il piano del Ministero poneva in stretta correlazione la riduzione del numero di giornate e il risparmio di spesa, ma secondo il collegio la previsione non ha tenuto conto dei minori proventi delle scommesse che invece dovevano essere considerati per verificare l’effettiva convenienza del taglio. Una valutazione qualitativa, invece, avrebbe portato “ad un taglio analitico delle giornate di corsa ‘improduttive’” per arrivare “alla limitazione delle giornate di corsa nei termini dell’ottimale rapporto tra la massima diminuzione possibile della spesa e il miglior rendimento dell’erogazione del servizio”. Per questo il difetto di motivazione non è solo formale, ma anche sostanziale, poiché è “il risultato di un’operazione meramente aritmetica basata non sulla qualità del servizio ma sulla sola suddivisione di risorse disponibili ‘a pioggia’”.Il decreto dovrà dunque essere rivisto, “assicurando il confronto partecipativo con le parti ricorrenti”. Non è stata invece accolta la domanda di risarcimento delle categoria: per i giudici l’annullamento degli atti impugnati soddisfa le pretese delle parti.
fonte: AgiproNews. 
 
 
 

Le Associazioni rappresentative delle categorie ippiche riunite in IHRA (Italian Horse Racing Association), in seguito alla sentenza di annullamento del Decreto del 31.12.2013 disposta dal tribunale del Tar del Lazio, vogliono esprimere soddisfazione per il risultato, frutto dei reiterati sforzi delle Associazioni riunite in un unico percorso legale e che alla fine ha portato al successo le ragioni dell’ippica.

Pur mantenendo la necessaria prudenza al fine di approfondire con i nostri legali le motivazioni della sentenza, ancora una volta le Associazioni di categoria che si riconoscono nell’IHRA vogliono sottolineare che il “fare sistema” ha portato alla vittoria e all’annullamento dello sciagurato decreto, ormai conosciuto con il nome di “zozzeria”.

Non interessa, qui, porre meramente l’accento sulla portata di tale vittoria ma si vuole evidenziare il nuovo corso da seguire in futuro, un modus operandi che deve fondarsi sullo stretto confronto tra la Politica e le Associazioni rappresentative del settore, riunite in IHRA, perché è ormai avvalorato – anche in sede giudiziale – che solo attraverso un’azione di concerto sia possibile intraprendere il processo di rinascita ippica e a questo proposito rinnoviamo la richiesta di un incontro al Ministero competente.

 

Comitato Nazionale Galoppo

(AGRI-ANAC-ANAP-ANAPCO-FIA-SIRE-UIF-UNAG-UNPCPS)

Federazione Nazionale Trotto

(ANACT-UPT-FIPT-FEDERNAT)

F.S.C. – Federazione Italiana Società di Corse

(Ippodromi di Firenze, Follonica, Milano, Montecatini, Napoli, S.S. Cosma e Damiano, Siracusa e Taranto)

Milano, 15 01 2015